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Cociv, un consorzio senza il senso del ridicolo

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

Raramente dalle colonne di questo sito diamo spazio ai comunicati stampa rilasciati dal Cociv ma per una volta abbiamo deciso di fare un’eccezione. Lo facciamo perché l’autore del comunicato che riportiamo sotto ha bisogno di qualcuno bravo da cui farsi curare. Noi siamo persone di buon cuore e se necessario possiamo consigliare qualche specialista essendo davanti ad un caso estremamente grave. Cociv dice basta alle falsità e alla disinformazione perché loro sono gente a posto, con un curriculum cristallino e soprattutto non hanno mai avuto problemi con la giustizia. Cosa volete che sia aver subito l’arresto del presidente, del vice presidente e del direttore dei lavori del consorzio. Cosa volete che sia aver dato appalti a colpi di tangenti ed escort. Cosa volete che sia aver dato appalti alla camorra e alla ‘ndrangheta. Cosa volete che siano le intercettazioni in cui si parla di cemento che sembra colla e di calcestruzzo che defluisce a cazzo. Cosa volete che sia aver negato per anni la presenza di amianto. Cosa volete che siano le dichiarazioni del vice presidente Pagani sulla presenza di amianto “…tanto la malattia arriva fra trent’anni…”. Tutto questo non significa nulla perché il Cociv è parte lesa. Un po’ come è stata parte lesa la mafia quando gli arrestarono il capo Toto’ Riina.

Caro Cociv evita di minacciare iniziative legali che intanto non ci spaventiamo e non arretriamo di un millimetro nel denunciare tutte le nefandezze di cui ti sei macchiato. Sono molti i procedimenti penali aperti per diffamazione che hai intentato contro di noi. Serenamente aspettiamo di incontrarci nelle aule di tribunale, ci spiace solamente che il querelante Michele Longo non potrà essere presente se come oggi si troverà ancora in stato di arresto.

Il comunicato del Cociv da corriereal.info

Cociv, General Contractor per la progettazione e realizzazione del Terzo Valico dell’Alta Velocità ferroviaria, reagisce alla disinformazione,riservandosi ogni iniziativa legale nei confronti di chi strumentalizza parziali chiacchiere da bar e parole in libertà ascoltate da millantatori, prive di ogni fondamento, come provano le valutazioni dei tecnici del Consorzio, delle Autorità e di terzi indipendenti.

Il Consorzio inoltre conferma la più completa e corretta esecuzione dei lavori e più in generale delle attività inerenti la realizzazione di un’opera infrastrutturale importante per il territorio, che permetterà la riqualificazione del porto di Genova e una maggior competitività dell’intero Paese. I controlli, la qualità e la sicurezza del territorio e dei lavoratori sono sempre stati per Cociv prioritari e sono svolti con un continuo confronto con gli enti e le autorità incaricate delle verifiche necessarie, ivi compresi le società incaricate dal Committente, l’ARPA, l’ASL, il Commissario di Governo e tutti gli enti coinvolti di volta in volta nella esecuzione di un opera così complessa. Sono inoltre state effettuate anche ulteriori verifiche sulle opere eseguite: tutti i risultati hanno confermato la corrispondenza di quanto eseguito ai requisiti prestazionali di progetto, di capitolato e di legge.

Essendo di fatto parte lesa, il Consorzio ha assunto ogni iniziativa per tutelarsi da eventuali comportamenti di singoli lesivi dei propri interessi, della reputazione dei soci, dei lavoratori e di tutte le parti interessate alla realizzazione dell’opera, ridefinendo i processi e le procedura interne e interrompendo i rapporti contrattuali con alcune imprese, indicate come soggette a criticità da parte delle Autorità competenti. In questi mesi, inoltre, il Cociv ha avviato e portato avanti un percorso di completa riorganizzazione, con l’obiettivo di garantire la prosecuzione dei lavori, la salvaguardia dei posti di lavoro delle maestranze e dei tecnici impegnati nei cantieri e l’operatività delle Società che direttamente e indirettamente stanno contribuendo alla realizzazione.

Direzione COCIV