Coordinamento Studentesco
Siamo un collettivo di studenti e studentesse delle scuole superiori e dell’università, nato dalla necessità di sovvertire le criticità e le violenze del sistema capitalista e patriarcale, didecostruire le problematiche che caratterizzano il presente e di costruire un futuro migliore.
Il Coordinamento Studentesco di Alessandria nasce a Febbraio del 2022, a seguito della morte di tre studenti in alternanza scuola lavoro.
In questi due anni abbiamo attraversato luoghi culturalmente e politicamente indispensabili per la nostra città, e abbiamo intrecciato la nostra storia con quella di collettivi e movimenti che, come noi, sentono la necessità di creare una realtà nuova.
Siamo statɜ parte della resistenza che ha riconquistato la Casa delle Donne Transfemminista e Queer della nostra città, siamo scesɜ in piazza con Fridays For Future Alessandria e il Comitato Stop Solvay contro la distruzione e l’abuso dei territori, e abbiamo attraversato e reso anche nostro il Laboratorio Sociale di Alessandria, un cardine delle lotte intersezionali sul nostro territorio.
Vogliamo rendere trasversale la nostra lotta, tessere una rete tra studenti e studentesse del nostro territorio, consapevolizzarci sulle problematiche che ci circondano e trovare insieme mezzi, metodi, pratiche per risolverle.
Siamo convintɜ che non possa esistere giustizia sociale senza giustizia climatica, antirazzismo senza transfemminismo, antifascismo senza lotta di classe.
Vogliamo creare il conflitto politico che oggi tanto spaventa le classi dirigenti, e catalizzare processi collettivi che siano in grado di essere anticorpi in questo sistema malato.
Per fare tutto questo, per innescare la reazione a catena che può sovvertire le dinamiche attuali, abbiamo bisogno di essere in tantɜ, di gridare forte per fare breccia nel muro di silenzio creato dalle istituzioni.
Abbiamo bisogno di ribellarci alla repressione messa in campo dal Governo Meloni contro i migranti, le donne, le soggettività queer, le persone povere, gli studenti e le studentesse.
A partire da noi, da qui, vogliamo riprenderci lo spazio che ci è stato tolto e ricostruire una realtà a misura di tutti e tutte.
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𝙌𝙪𝙖𝙡𝙘𝙪𝙣𝙤 𝙘𝙤𝙣 𝙘𝙪𝙞 𝙥𝙖𝙧𝙡𝙖𝙧𝙚 - 𝘼𝙡𝙗𝙚𝙧𝙩𝙤 𝘽𝙚𝙗𝙤 𝙂𝙪𝙞𝙙𝙚𝙩𝙩𝙞
📣Domenica 19 Maggio
➡️Ore 21:00
🚩 Laboratorio Sociale Alessandria - Via Piave 63
🎉Ingresso 5€
______________________________________________
“Qualcuno con cui parlare” sono 6 monologhi scritti da Alberto bebo Guidetti (Lo Stato Sociale) nell’ultimo anno. In circa 60 minuti si incontreranno affetti, disavventure, domande mal poste e divagazioni su artisti brasiliani, senza soluzione di continuità. Esattamente come quando al bar incontri quell’amico che ha bisogno di parlare e –tra un bicchiere e l’altro– scopri che si può ridere di ogni cosa. O quasi.
“Qualcuno con cui parlare” è uno spettacolo senza scenografie, disegno luci o altri artifici spettacolari; segna il passo di un autore che ha sentito l’esigenza di togliersi di dosso ogni maschera e possibilità di nascondersi: un microfono, qualche foglio e un tizio barbuto che parla.
“Ho passato 38 anni proteggendomi dietro alle persone che amo, facendomi forza delle parole di grandi autori e tenendomi compagnia con gli amici più cari che ho. C’ero sempre e, in qualche modo, non c’ero mai.
Per questa volta ho deciso di fare un passo in avanti e diventare me stesso.”
@bebaster
![Coordinamento Studentesco 1 - Laboratorio Sociale Alessandria 𝙌𝙪𝙖𝙡𝙘𝙪𝙣𝙤 𝙘𝙤𝙣 𝙘𝙪𝙞 𝙥𝙖𝙧𝙡𝙖𝙧𝙚 - 𝘼𝙡𝙗𝙚𝙧𝙩𝙤 𝘽𝙚𝙗𝙤 𝙂𝙪𝙞𝙙𝙚𝙩𝙩𝙞
📣Domenica 19 Maggio
➡️Ore 21:00
🚩 Laboratorio Sociale Alessandria - Via Piave 63
🎉Ingresso 5€
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“Qualcuno con cui parlare” sono 6 monologhi scritti da Alberto bebo Guidetti (Lo Stato Sociale) nell’ultimo anno. In circa 60 minuti si incontreranno affetti, disavventure, domande mal poste e divagazioni su artisti brasiliani, senza soluzione di continuità. Esattamente come quando al bar incontri quell’amico che ha bisogno di parlare e –tra un bicchiere e l’altro– scopri che si può ridere di ogni cosa. O quasi.
“Qualcuno con cui parlare” è uno spettacolo senza scenografie, disegno luci o altri artifici spettacolari; segna il passo di un autore che ha sentito l’esigenza di togliersi di dosso ogni maschera e possibilità di nascondersi: un microfono, qualche foglio e un tizio barbuto che parla.
“Ho passato 38 anni proteggendomi dietro alle persone che amo, facendomi forza delle parole di grandi autori e tenendomi compagnia con gli amici più cari che ho. C’ero sempre e, in qualche modo, non c’ero mai.
Per questa volta ho deciso di fare un passo in avanti e diventare me stesso.”
@bebaster](https://www.labsociale.it/wp-content/plugins/instagram-feed-pro/img/placeholder.png)
𝙌𝙪𝙖𝙡𝙘𝙪𝙣𝙤 𝙘𝙤𝙣 𝙘𝙪𝙞 𝙥𝙖𝙧𝙡𝙖𝙧𝙚 - 𝘼𝙡𝙗𝙚𝙧𝙩𝙤 𝘽𝙚𝙗𝙤 𝙂𝙪𝙞𝙙𝙚𝙩𝙩𝙞
📣Domenica 19 Maggio
➡️Ore 21:00
🚩 Laboratorio Sociale Alessandria - Via Piave 63
🎉Ingresso 5€
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“Qualcuno con cui parlare” sono 6 monologhi scritti da Alberto bebo Guidetti (Lo Stato Sociale) nell’ultimo anno. In circa 60 minuti si incontreranno affetti, disavventure, domande mal poste e divagazioni su artisti brasiliani, senza soluzione di continuità. Esattamente come quando al bar incontri quell’amico che ha bisogno di parlare e –tra un bicchiere e l’altro– scopri che si può ridere di ogni cosa. O quasi.
“Qualcuno con cui parlare” è uno spettacolo senza scenografie, disegno luci o altri artifici spettacolari; segna il passo di un autore che ha sentito l’esigenza di togliersi di dosso ogni maschera e possibilità di nascondersi: un microfono, qualche foglio e un tizio barbuto che parla.
“Ho passato 38 anni proteggendomi dietro alle persone che amo, facendomi forza delle parole di grandi autori e tenendomi compagnia con gli amici più cari che ho. C’ero sempre e, in qualche modo, non c’ero mai.
Per questa volta ho deciso di fare un passo in avanti e diventare me stesso.”
@bebaster
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Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara in occasione della festa della liberazione dichiara che “il 25 aprile è stata la liberazione da una dittatura. Fascista è oggi una certa estrema sinistra".
Nell’intervista rilasciata dal ministro, che riguarda la recente riforma scolastica da lui avallata, egli asserisce inoltre che nella scuola "devono tornare i doveri e che chi sbaglia deve pagare anche con lavori socialmente utili."
Caro Valditara, il 25 aprile è, e sempre sarà, una giornata di lotta, di resistenza, l`anniversario della liberazione da una dittatura da cui questo governo fa molta fatica a dissociarsi pubblicamente.
L`intento repressivo di questo governo che guarda al fascismo con ammirazione è sicuramente evidente nella riforma della scuola: sono previsti i lavori socialmente utili come punizione per una cattiva condotta, e non sono previste attività di sostegno psicologico.
Questa riforma poi, continua Valditara nelle assurde dichiarazioni rilasciate sul 25 aprile, sarebbe l`intervento giusto per "cancellare i residui della cultura sessantottina".
La cultura che il ministro vorrebbe definitivamente sradicare dai luoghi dell`istruzione è invece quella che lɜ studentɜ di tutta italia lottano ogni giorno per conservare e migliorare, che permette ancora oggi agli studenti e alle studentesse di avere dei diritti, come la rappresentanza e le assemblee d`istituto.
Dichiarazioni del genere in una giornata come il 25 Aprile sono spaventose e inaccettabili da una carica come quella di Valditara, e lasciano intuire molto sul modello educativo che il governo Meloni sta cercando di creare. Un modello autoritario e repressivo, dove le scuole diventano centri di smistamento elitari fra chi ha una buona condotta e chi invece merita solamente punizioni e dove inevitabilmente la salute mentale degli studenti e studentesse si colloca all`ultimo posto tra le priorità.
Siamo stufi e stufe di vedere l`operato del ministero dell`istruzione orientato verso la creazione di percorsi educativi che mirano all`esclusione e alla punizione.
🔻🔻 CONTINUA NEI COMMENTI 🔻🔻
![Coordinamento Studentesco 2 - Laboratorio Sociale Alessandria Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara in occasione della festa della liberazione dichiara che “il 25 aprile è stata la liberazione da una dittatura. Fascista è oggi una certa estrema sinistra".
Nell’intervista rilasciata dal ministro, che riguarda la recente riforma scolastica da lui avallata, egli asserisce inoltre che nella scuola "devono tornare i doveri e che chi sbaglia deve pagare anche con lavori socialmente utili."
Caro Valditara, il 25 aprile è, e sempre sarà, una giornata di lotta, di resistenza, l'anniversario della liberazione da una dittatura da cui questo governo fa molta fatica a dissociarsi pubblicamente.
L'intento repressivo di questo governo che guarda al fascismo con ammirazione è sicuramente evidente nella riforma della scuola: sono previsti i lavori socialmente utili come punizione per una cattiva condotta, e non sono previste attività di sostegno psicologico.
Questa riforma poi, continua Valditara nelle assurde dichiarazioni rilasciate sul 25 aprile, sarebbe l'intervento giusto per "cancellare i residui della cultura sessantottina".
La cultura che il ministro vorrebbe definitivamente sradicare dai luoghi dell'istruzione è invece quella che lɜ studentɜ di tutta italia lottano ogni giorno per conservare e migliorare, che permette ancora oggi agli studenti e alle studentesse di avere dei diritti, come la rappresentanza e le assemblee d'istituto.
Dichiarazioni del genere in una giornata come il 25 Aprile sono spaventose e inaccettabili da una carica come quella di Valditara, e lasciano intuire molto sul modello educativo che il governo Meloni sta cercando di creare. Un modello autoritario e repressivo, dove le scuole diventano centri di smistamento elitari fra chi ha una buona condotta e chi invece merita solamente punizioni e dove inevitabilmente la salute mentale degli studenti e studentesse si colloca all'ultimo posto tra le priorità.
Siamo stufi e stufe di vedere l'operato del ministero dell'istruzione orientato verso la creazione di percorsi educativi che mirano all'esclusione e alla punizione.
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Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara in occasione della festa della liberazione dichiara che “il 25 aprile è stata la liberazione da una dittatura. Fascista è oggi una certa estrema sinistra".
Nell’intervista rilasciata dal ministro, che riguarda la recente riforma scolastica da lui avallata, egli asserisce inoltre che nella scuola "devono tornare i doveri e che chi sbaglia deve pagare anche con lavori socialmente utili."
Caro Valditara, il 25 aprile è, e sempre sarà, una giornata di lotta, di resistenza, l`anniversario della liberazione da una dittatura da cui questo governo fa molta fatica a dissociarsi pubblicamente.
L`intento repressivo di questo governo che guarda al fascismo con ammirazione è sicuramente evidente nella riforma della scuola: sono previsti i lavori socialmente utili come punizione per una cattiva condotta, e non sono previste attività di sostegno psicologico.
Questa riforma poi, continua Valditara nelle assurde dichiarazioni rilasciate sul 25 aprile, sarebbe l`intervento giusto per "cancellare i residui della cultura sessantottina".
La cultura che il ministro vorrebbe definitivamente sradicare dai luoghi dell`istruzione è invece quella che lɜ studentɜ di tutta italia lottano ogni giorno per conservare e migliorare, che permette ancora oggi agli studenti e alle studentesse di avere dei diritti, come la rappresentanza e le assemblee d`istituto.
Dichiarazioni del genere in una giornata come il 25 Aprile sono spaventose e inaccettabili da una carica come quella di Valditara, e lasciano intuire molto sul modello educativo che il governo Meloni sta cercando di creare. Un modello autoritario e repressivo, dove le scuole diventano centri di smistamento elitari fra chi ha una buona condotta e chi invece merita solamente punizioni e dove inevitabilmente la salute mentale degli studenti e studentesse si colloca all`ultimo posto tra le priorità.
Siamo stufi e stufe di vedere l`operato del ministero dell`istruzione orientato verso la creazione di percorsi educativi che mirano all`esclusione e alla punizione.
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Oggi pomeriggio ci vediamo al Laboratorio Sociale alle ore 15 per un`assemblea studentesca che ci permetta di confrontarci e informarci su quello che sta accandendo negli ultimi giorni al territorio che abitiamo.
La Solvay di Spinetta Marengo si è dimostrata una volta per tutte per l`ecomostro che è, tentando miseramente di sminuire le proprie responsabilità nello sversamento in falda del cC6O4.
Il rapporto tra la Solvay e il mondo dell`Istruzione, in particolare l`istituto Volta, è da sempre per la fabbrica un motivo di vanto, ma soprattutto un capro espiatorio per ripulire la propria immagine.
Il laboratorio di chimica direttamente finanziato dall`azienda, conferenze di alternanza scuola lavoro in cui il polo chimico millanta la bonifica, il posto di lavoro assicurato per chi esce dall`Istituto.
Sono elementi sufficienti per girarsi dall`altra parte quando sappiamo che l`azienda va a processo per disastro ambientale? Quando le persone si ammalano e muoiono?
Siamo stufe e stufi che i luoghi dell`Istruzione si rendano mezzi di propaganda per aziende inquinanti, compromettendo la salute e il futuro dei propri studenti e delle proprie studentesse.
Giù le mani dal nostro futuro!
#stopsolvay
![Coordinamento Studentesco 3 - Laboratorio Sociale Alessandria Oggi pomeriggio ci vediamo al Laboratorio Sociale alle ore 15 per un'assemblea studentesca che ci permetta di confrontarci e informarci su quello che sta accandendo negli ultimi giorni al territorio che abitiamo.
La Solvay di Spinetta Marengo si è dimostrata una volta per tutte per l'ecomostro che è, tentando miseramente di sminuire le proprie responsabilità nello sversamento in falda del cC6O4.
Il rapporto tra la Solvay e il mondo dell'Istruzione, in particolare l'istituto Volta, è da sempre per la fabbrica un motivo di vanto, ma soprattutto un capro espiatorio per ripulire la propria immagine.
Il laboratorio di chimica direttamente finanziato dall'azienda, conferenze di alternanza scuola lavoro in cui il polo chimico millanta la bonifica, il posto di lavoro assicurato per chi esce dall'Istituto.
Sono elementi sufficienti per girarsi dall'altra parte quando sappiamo che l'azienda va a processo per disastro ambientale? Quando le persone si ammalano e muoiono?
Siamo stufe e stufi che i luoghi dell'Istruzione si rendano mezzi di propaganda per aziende inquinanti, compromettendo la salute e il futuro dei propri studenti e delle proprie studentesse.
Giù le mani dal nostro futuro!
#stopsolvay](https://www.labsociale.it/wp-content/plugins/instagram-feed-pro/img/placeholder.png)
Oggi pomeriggio ci vediamo al Laboratorio Sociale alle ore 15 per un`assemblea studentesca che ci permetta di confrontarci e informarci su quello che sta accandendo negli ultimi giorni al territorio che abitiamo.
La Solvay di Spinetta Marengo si è dimostrata una volta per tutte per l`ecomostro che è, tentando miseramente di sminuire le proprie responsabilità nello sversamento in falda del cC6O4.
Il rapporto tra la Solvay e il mondo dell`Istruzione, in particolare l`istituto Volta, è da sempre per la fabbrica un motivo di vanto, ma soprattutto un capro espiatorio per ripulire la propria immagine.
Il laboratorio di chimica direttamente finanziato dall`azienda, conferenze di alternanza scuola lavoro in cui il polo chimico millanta la bonifica, il posto di lavoro assicurato per chi esce dall`Istituto.
Sono elementi sufficienti per girarsi dall`altra parte quando sappiamo che l`azienda va a processo per disastro ambientale? Quando le persone si ammalano e muoiono?
Siamo stufe e stufi che i luoghi dell`Istruzione si rendano mezzi di propaganda per aziende inquinanti, compromettendo la salute e il futuro dei propri studenti e delle proprie studentesse.
Giù le mani dal nostro futuro!
#stopsolvay
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Venerdì 19 Aprile ci troviamo al Laboratorio Sociale in assemblea studentesca per confrontarci e organizzarci: il nostro territorio soffre una pressione ambientale allarmante da tempo immemore, siamo stanche e stanchi di doverci adeguare allo sfruttamento delle terre che viviamo in nome del profitto di pochi, e di dover sacrificare il nostro futuro e la nostra salute.
Gli ultimi giorni sono stati un punto di svolta nella storia di Alessandria e Spinetta Marengo: non solo sono emerse quantità di cC6o4 fuori dalla norma nei pressi del polo chimico Solvay (ora Syesnqo) ma sono anche stati rilevati quantitativi importanti nei pressi dell`istituto Volta di Alessandria.
L`evidenza di questi dati, oggi sotto gli occhi di tuttɜ, non è affatto una novità: realtà locali come il @comitatostopsolvay si mobilitano da anni al fianco della popolazione per portare alla luce le contraddizioni storiche del polo chimico di Spinetta Marengo, e per chiedere il riconoscimento di questo pericolo non solo da parte di chi vive il territorio, ma anche da parte di Istituzioni locali e non.
Oggi vediamo con chiarezza che le posizioni di Solvay, che da sempre si autoproclama a difesa del territorio, non sono state altro che misere bugie. Lo sono state sui giornali, nei tribunali, ma soprattutto lo sono state nelle classi delle scuole superiori: le innumerevoli conferenze tenute con gli alunni e le alunne dell`istituto Volta di Alessandria, in cui sono state millantate le opere di bonifica, sono state un tentativo di pulizia di immagine al pari del cambio di nome dell`ultimo periodo.
Non c`è prezzo che valga come la salute delle persone, come il futuro dellɜ più giovani, come la tutela del nostro territorio.
Ci rifiutiamo di sottostare a fuoriuscite incontrollate da questa fabbrica colabrodo: il tempo di risposta e di reazione delle istituzioni è stato fino ad oggi insufficiente, ci aspettiamo di più e di meglio.
Nella giornata del global climate strike, scegliamo di trovarci al Laboratorio Sociale in assemblea insieme al Comitato Stop Solvay, per aggiornarci e comprendere meglio, per organizzarci e mobilitarci a difesa del nostro territorio ma, soprattutto, del nostro futuro.
![Coordinamento Studentesco 4 - Laboratorio Sociale Alessandria Venerdì 19 Aprile ci troviamo al Laboratorio Sociale in assemblea studentesca per confrontarci e organizzarci: il nostro territorio soffre una pressione ambientale allarmante da tempo immemore, siamo stanche e stanchi di doverci adeguare allo sfruttamento delle terre che viviamo in nome del profitto di pochi, e di dover sacrificare il nostro futuro e la nostra salute.
Gli ultimi giorni sono stati un punto di svolta nella storia di Alessandria e Spinetta Marengo: non solo sono emerse quantità di cC6o4 fuori dalla norma nei pressi del polo chimico Solvay (ora Syesnqo) ma sono anche stati rilevati quantitativi importanti nei pressi dell'istituto Volta di Alessandria.
L'evidenza di questi dati, oggi sotto gli occhi di tuttɜ, non è affatto una novità: realtà locali come il @comitatostopsolvay si mobilitano da anni al fianco della popolazione per portare alla luce le contraddizioni storiche del polo chimico di Spinetta Marengo, e per chiedere il riconoscimento di questo pericolo non solo da parte di chi vive il territorio, ma anche da parte di Istituzioni locali e non.
Oggi vediamo con chiarezza che le posizioni di Solvay, che da sempre si autoproclama a difesa del territorio, non sono state altro che misere bugie. Lo sono state sui giornali, nei tribunali, ma soprattutto lo sono state nelle classi delle scuole superiori: le innumerevoli conferenze tenute con gli alunni e le alunne dell'istituto Volta di Alessandria, in cui sono state millantate le opere di bonifica, sono state un tentativo di pulizia di immagine al pari del cambio di nome dell'ultimo periodo.
Non c'è prezzo che valga come la salute delle persone, come il futuro dellɜ più giovani, come la tutela del nostro territorio.
Ci rifiutiamo di sottostare a fuoriuscite incontrollate da questa fabbrica colabrodo: il tempo di risposta e di reazione delle istituzioni è stato fino ad oggi insufficiente, ci aspettiamo di più e di meglio.
Nella giornata del global climate strike, scegliamo di trovarci al Laboratorio Sociale in assemblea insieme al Comitato Stop Solvay, per aggiornarci e comprendere meglio, per organizzarci e mobilitarci a difesa del nostro territorio ma, soprattutto, del nostro futuro.](https://www.labsociale.it/wp-content/plugins/instagram-feed-pro/img/placeholder.png)
Venerdì 19 Aprile ci troviamo al Laboratorio Sociale in assemblea studentesca per confrontarci e organizzarci: il nostro territorio soffre una pressione ambientale allarmante da tempo immemore, siamo stanche e stanchi di doverci adeguare allo sfruttamento delle terre che viviamo in nome del profitto di pochi, e di dover sacrificare il nostro futuro e la nostra salute.
Gli ultimi giorni sono stati un punto di svolta nella storia di Alessandria e Spinetta Marengo: non solo sono emerse quantità di cC6o4 fuori dalla norma nei pressi del polo chimico Solvay (ora Syesnqo) ma sono anche stati rilevati quantitativi importanti nei pressi dell`istituto Volta di Alessandria.
L`evidenza di questi dati, oggi sotto gli occhi di tuttɜ, non è affatto una novità: realtà locali come il @comitatostopsolvay si mobilitano da anni al fianco della popolazione per portare alla luce le contraddizioni storiche del polo chimico di Spinetta Marengo, e per chiedere il riconoscimento di questo pericolo non solo da parte di chi vive il territorio, ma anche da parte di Istituzioni locali e non.
Oggi vediamo con chiarezza che le posizioni di Solvay, che da sempre si autoproclama a difesa del territorio, non sono state altro che misere bugie. Lo sono state sui giornali, nei tribunali, ma soprattutto lo sono state nelle classi delle scuole superiori: le innumerevoli conferenze tenute con gli alunni e le alunne dell`istituto Volta di Alessandria, in cui sono state millantate le opere di bonifica, sono state un tentativo di pulizia di immagine al pari del cambio di nome dell`ultimo periodo.
Non c`è prezzo che valga come la salute delle persone, come il futuro dellɜ più giovani, come la tutela del nostro territorio.
Ci rifiutiamo di sottostare a fuoriuscite incontrollate da questa fabbrica colabrodo: il tempo di risposta e di reazione delle istituzioni è stato fino ad oggi insufficiente, ci aspettiamo di più e di meglio.
Nella giornata del global climate strike, scegliamo di trovarci al Laboratorio Sociale in assemblea insieme al Comitato Stop Solvay, per aggiornarci e comprendere meglio, per organizzarci e mobilitarci a difesa del nostro territorio ma, soprattutto, del nostro futuro.
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Gli avvenimenti degli ultimi giorni hanno dimostrato quello che per anni il @comitatostopsolvay ha ripetuto più e più volte: Solvay è uno stabilimento colabrodo, che inquina senza ritegno nè scrupolo il territorio in cui viviamo.
Sui giornali degli ultimi giorni leggiamo l’ennesima notizia allarmante: in un reparto dello stabilimento Solvay, da poco rinominato Syensqo per pulizia di immagine, è stata interrotta la produzione a causa del ritrovamento di importanti quantitativi di C6O4 nella falda sottostante lo stabilimento.
Una sostanza i cui rischi sono stati comprovati nel corso del 2021, ma che continua ad essere il fiore all’occhiello della produzione Solvay.
Negli ultimi anni parecchie problematiche date dal polo chimico sono passate in sordina: la chiusura dei pozzi di Montecastello per contaminazione da C6O4, analisi del sangue con valori fuori norma per chi abita nel territorio di Spinetta Marengo, analisi di biomonitoraggio garantite a un numero limitatissimo di persone.
Ci siamo trovat3 per anni di fronte a dubbie scelte e scarse prese di posizione da parte delle amministrazioni, per anni abbiamo assistito al vergognoso affiancamento di istituti scolastici a questo orribile ecomostro; gli studenti e le studentesse di Alessandria hanno fatto alternanza scuola lavoro con Solvay e si sono sentit3 raccontare le mirabolanti avventure della bonifica del territorio da parte dell’azienda stessa.
Un’azienda che, mentre millanta trasparenza e innovazione, è accusata di disastro ambientale.
Ci chiediamo oggi, qui, quanto ancora può proseguire questo scempio?
Quante persone devono ancora ammalarsi e morire nel nostro territorio affinchè la verità venga a galla?
Quale sarà il momento in cui gli istituti scolastici saranno finalmente dalla parte dei propri studenti e studentesse, e smetteranno di alimentare il meccanismo di ricatto lavoro-salute?
La produzione di una fabbrica e il guadagno di pochi valgono davvero quanto il nostro futuro?
Noi crediamo di no.
Esiste già una bozza di normativa europea che dal 2026 vieterà la produzione di PFAS, la loro pericolosità è evidente: vogliamo davvero aspettare altri due anni prima di prendere posizione?
![Coordinamento Studentesco 5 - Laboratorio Sociale Alessandria Gli avvenimenti degli ultimi giorni hanno dimostrato quello che per anni il @comitatostopsolvay ha ripetuto più e più volte: Solvay è uno stabilimento colabrodo, che inquina senza ritegno nè scrupolo il territorio in cui viviamo.
Sui giornali degli ultimi giorni leggiamo l’ennesima notizia allarmante: in un reparto dello stabilimento Solvay, da poco rinominato Syensqo per pulizia di immagine, è stata interrotta la produzione a causa del ritrovamento di importanti quantitativi di C6O4 nella falda sottostante lo stabilimento.
Una sostanza i cui rischi sono stati comprovati nel corso del 2021, ma che continua ad essere il fiore all’occhiello della produzione Solvay.
Negli ultimi anni parecchie problematiche date dal polo chimico sono passate in sordina: la chiusura dei pozzi di Montecastello per contaminazione da C6O4, analisi del sangue con valori fuori norma per chi abita nel territorio di Spinetta Marengo, analisi di biomonitoraggio garantite a un numero limitatissimo di persone.
Ci siamo trovat3 per anni di fronte a dubbie scelte e scarse prese di posizione da parte delle amministrazioni, per anni abbiamo assistito al vergognoso affiancamento di istituti scolastici a questo orribile ecomostro; gli studenti e le studentesse di Alessandria hanno fatto alternanza scuola lavoro con Solvay e si sono sentit3 raccontare le mirabolanti avventure della bonifica del territorio da parte dell’azienda stessa.
Un’azienda che, mentre millanta trasparenza e innovazione, è accusata di disastro ambientale.
Ci chiediamo oggi, qui, quanto ancora può proseguire questo scempio?
Quante persone devono ancora ammalarsi e morire nel nostro territorio affinchè la verità venga a galla?
Quale sarà il momento in cui gli istituti scolastici saranno finalmente dalla parte dei propri studenti e studentesse, e smetteranno di alimentare il meccanismo di ricatto lavoro-salute?
La produzione di una fabbrica e il guadagno di pochi valgono davvero quanto il nostro futuro?
Noi crediamo di no.
Esiste già una bozza di normativa europea che dal 2026 vieterà la produzione di PFAS, la loro pericolosità è evidente: vogliamo davvero aspettare altri due anni prima di prendere posizione?](https://www.labsociale.it/wp-content/plugins/instagram-feed-pro/img/placeholder.png)
Gli avvenimenti degli ultimi giorni hanno dimostrato quello che per anni il @comitatostopsolvay ha ripetuto più e più volte: Solvay è uno stabilimento colabrodo, che inquina senza ritegno nè scrupolo il territorio in cui viviamo.
Sui giornali degli ultimi giorni leggiamo l’ennesima notizia allarmante: in un reparto dello stabilimento Solvay, da poco rinominato Syensqo per pulizia di immagine, è stata interrotta la produzione a causa del ritrovamento di importanti quantitativi di C6O4 nella falda sottostante lo stabilimento.
Una sostanza i cui rischi sono stati comprovati nel corso del 2021, ma che continua ad essere il fiore all’occhiello della produzione Solvay.
Negli ultimi anni parecchie problematiche date dal polo chimico sono passate in sordina: la chiusura dei pozzi di Montecastello per contaminazione da C6O4, analisi del sangue con valori fuori norma per chi abita nel territorio di Spinetta Marengo, analisi di biomonitoraggio garantite a un numero limitatissimo di persone.
Ci siamo trovat3 per anni di fronte a dubbie scelte e scarse prese di posizione da parte delle amministrazioni, per anni abbiamo assistito al vergognoso affiancamento di istituti scolastici a questo orribile ecomostro; gli studenti e le studentesse di Alessandria hanno fatto alternanza scuola lavoro con Solvay e si sono sentit3 raccontare le mirabolanti avventure della bonifica del territorio da parte dell’azienda stessa.
Un’azienda che, mentre millanta trasparenza e innovazione, è accusata di disastro ambientale.
Ci chiediamo oggi, qui, quanto ancora può proseguire questo scempio?
Quante persone devono ancora ammalarsi e morire nel nostro territorio affinchè la verità venga a galla?
Quale sarà il momento in cui gli istituti scolastici saranno finalmente dalla parte dei propri studenti e studentesse, e smetteranno di alimentare il meccanismo di ricatto lavoro-salute?
La produzione di una fabbrica e il guadagno di pochi valgono davvero quanto il nostro futuro?
Noi crediamo di no.
Esiste già una bozza di normativa europea che dal 2026 vieterà la produzione di PFAS, la loro pericolosità è evidente: vogliamo davvero aspettare altri due anni prima di prendere posizione?
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EASTER TRASH PARTY
🔥 Siete prontɜ per la prima #trashparty dell`anno? 🔥
Vi aspettiamo domenica 31 Marzo per una serata fuori dagli schemi, come solo una Trash sa essere!
📆 Domenica 31 Marzo
🕙 Ore 22:00
‼️ ENTRATA A OFFERTA LIBERA
![Coordinamento Studentesco 6 - Laboratorio Sociale Alessandria EASTER TRASH PARTY
🔥 Siete prontɜ per la prima #trashparty dell'anno? 🔥
Vi aspettiamo domenica 31 Marzo per una serata fuori dagli schemi, come solo una Trash sa essere!
📆 Domenica 31 Marzo
🕙 Ore 22:00
‼️ ENTRATA A OFFERTA LIBERA](https://www.labsociale.it/wp-content/plugins/instagram-feed-pro/img/placeholder.png)
EASTER TRASH PARTY
🔥 Siete prontɜ per la prima #trashparty dell`anno? 🔥
Vi aspettiamo domenica 31 Marzo per una serata fuori dagli schemi, come solo una Trash sa essere!
📆 Domenica 31 Marzo
🕙 Ore 22:00
‼️ ENTRATA A OFFERTA LIBERA
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🔊Negli ultimi mesi il @laboratorio_sociale_al è stato attraversato da studentɜ di tutte le età mossɜ dalla volontà di confrontarsi, discutere e organizzare insieme pratiche, metodi, con l`obiettivo di portare nelle strade e nelle piazze la voce dellɜ più giovani.
📌Abbiamo attraversato pochi giorni fa le strade della nostra città al fianco di @nudm_al in occasione dell`8 Marzo, e abbiamo assistito a una marea che, in tutta Italia, ha invaso le strade e le piazze per gridare forte e lottare contro la violenza di genere.
‼️Il sistema patriarcale e la sua violenza sono radicati anche e soprattutto nelle università e nelle scuole, i primi luoghi a dover cambiare per permettere la rivoluzione culturale di cui abbiamo bisogno.
🔥L`otto Marzo è una data importante e un`occasione per farsi sentire, ma non è il punto di arrivo: le molestie e le violenze all`interno delle scuole sono all`ordine del giorno, non abbiamo ancora a disposizione un percorso valido di educazione sessuale e al consenso, abbiamo regolamenti per le carriere alias fortemente escludenti e inaccessibili.
➡️I programmi scolastici Ministeriali sono ancora calibrati su uno stampo patriarcale, maschile e coloniale, e non è sicuramente il Ministro Valditara la persona adatta a cambiare le cose.
🏡📌Ci vediamo oggi pomeriggio al Laboratorio Sociale alle ore 15 per l`assemblea studentesca per discutere e organizzarci! La lotta è una e comincia da noi!
![Coordinamento Studentesco 7 - Laboratorio Sociale Alessandria 🔊Negli ultimi mesi il @laboratorio_sociale_al è stato attraversato da studentɜ di tutte le età mossɜ dalla volontà di confrontarsi, discutere e organizzare insieme pratiche, metodi, con l'obiettivo di portare nelle strade e nelle piazze la voce dellɜ più giovani.
📌Abbiamo attraversato pochi giorni fa le strade della nostra città al fianco di @nudm_al in occasione dell'8 Marzo, e abbiamo assistito a una marea che, in tutta Italia, ha invaso le strade e le piazze per gridare forte e lottare contro la violenza di genere.
‼️Il sistema patriarcale e la sua violenza sono radicati anche e soprattutto nelle università e nelle scuole, i primi luoghi a dover cambiare per permettere la rivoluzione culturale di cui abbiamo bisogno.
🔥L'otto Marzo è una data importante e un'occasione per farsi sentire, ma non è il punto di arrivo: le molestie e le violenze all'interno delle scuole sono all'ordine del giorno, non abbiamo ancora a disposizione un percorso valido di educazione sessuale e al consenso, abbiamo regolamenti per le carriere alias fortemente escludenti e inaccessibili.
➡️I programmi scolastici Ministeriali sono ancora calibrati su uno stampo patriarcale, maschile e coloniale, e non è sicuramente il Ministro Valditara la persona adatta a cambiare le cose.
🏡📌Ci vediamo oggi pomeriggio al Laboratorio Sociale alle ore 15 per l'assemblea studentesca per discutere e organizzarci! La lotta è una e comincia da noi!](https://www.labsociale.it/wp-content/plugins/instagram-feed-pro/img/placeholder.png)
🔊Negli ultimi mesi il @laboratorio_sociale_al è stato attraversato da studentɜ di tutte le età mossɜ dalla volontà di confrontarsi, discutere e organizzare insieme pratiche, metodi, con l`obiettivo di portare nelle strade e nelle piazze la voce dellɜ più giovani.
📌Abbiamo attraversato pochi giorni fa le strade della nostra città al fianco di @nudm_al in occasione dell`8 Marzo, e abbiamo assistito a una marea che, in tutta Italia, ha invaso le strade e le piazze per gridare forte e lottare contro la violenza di genere.
‼️Il sistema patriarcale e la sua violenza sono radicati anche e soprattutto nelle università e nelle scuole, i primi luoghi a dover cambiare per permettere la rivoluzione culturale di cui abbiamo bisogno.
🔥L`otto Marzo è una data importante e un`occasione per farsi sentire, ma non è il punto di arrivo: le molestie e le violenze all`interno delle scuole sono all`ordine del giorno, non abbiamo ancora a disposizione un percorso valido di educazione sessuale e al consenso, abbiamo regolamenti per le carriere alias fortemente escludenti e inaccessibili.
➡️I programmi scolastici Ministeriali sono ancora calibrati su uno stampo patriarcale, maschile e coloniale, e non è sicuramente il Ministro Valditara la persona adatta a cambiare le cose.
🏡📌Ci vediamo oggi pomeriggio al Laboratorio Sociale alle ore 15 per l`assemblea studentesca per discutere e organizzarci! La lotta è una e comincia da noi!
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🔊Ci vediamo domani al @laboratorio_sociale_al per il #venerdístudentesco!
🔥Costruiamo insieme l`otto marzo, diamo voce alla nostra rabbia e riprendiamoci le piazze!
![Coordinamento Studentesco 8 - Laboratorio Sociale Alessandria 🔊Ci vediamo domani al @laboratorio_sociale_al per il #venerdístudentesco!
🔥Costruiamo insieme l'otto marzo, diamo voce alla nostra rabbia e riprendiamoci le piazze!](https://www.labsociale.it/wp-content/plugins/instagram-feed-pro/img/placeholder.png)
🔊Ci vediamo domani al @laboratorio_sociale_al per il #venerdístudentesco!
🔥Costruiamo insieme l`otto marzo, diamo voce alla nostra rabbia e riprendiamoci le piazze!
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