Coordinamento Studentesco
Siamo un collettivo di studenti e studentesse delle scuole superiori e dell’università, nato dalla necessità di sovvertire le criticità e le violenze del sistema capitalista e patriarcale, didecostruire le problematiche che caratterizzano il presente e di costruire un futuro migliore.
Il Coordinamento Studentesco di Alessandria nasce a Febbraio del 2022, a seguito della morte di tre studenti in alternanza scuola lavoro.
In questi due anni abbiamo attraversato luoghi culturalmente e politicamente indispensabili per la nostra città, e abbiamo intrecciato la nostra storia con quella di collettivi e movimenti che, come noi, sentono la necessità di creare una realtà nuova.
Siamo statɜ parte della resistenza che ha riconquistato la Casa delle Donne Transfemminista e Queer della nostra città, siamo scesɜ in piazza con Fridays For Future Alessandria e il Comitato Stop Solvay contro la distruzione e l’abuso dei territori, e abbiamo attraversato e reso anche nostro il Laboratorio Sociale di Alessandria, un cardine delle lotte intersezionali sul nostro territorio.
Vogliamo rendere trasversale la nostra lotta, tessere una rete tra studenti e studentesse del nostro territorio, consapevolizzarci sulle problematiche che ci circondano e trovare insieme mezzi, metodi, pratiche per risolverle.
Siamo convintɜ che non possa esistere giustizia sociale senza giustizia climatica, antirazzismo senza transfemminismo, antifascismo senza lotta di classe.
Vogliamo creare il conflitto politico che oggi tanto spaventa le classi dirigenti, e catalizzare processi collettivi che siano in grado di essere anticorpi in questo sistema malato.
Per fare tutto questo, per innescare la reazione a catena che può sovvertire le dinamiche attuali, abbiamo bisogno di essere in tantɜ, di gridare forte per fare breccia nel muro di silenzio creato dalle istituzioni.
Abbiamo bisogno di ribellarci alla repressione messa in campo dal Governo Meloni contro i migranti, le donne, le soggettività queer, le persone povere, gli studenti e le studentesse.
A partire da noi, da qui, vogliamo riprenderci lo spazio che ci è stato tolto e ricostruire una realtà a misura di tutti e tutte.
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💥💥💥
👊 Underground Takes The Lab
🎧🎤 Resident crew: @nyko_ascia
@dj_matteogk
➡️Giovedì 7 Dicembre
📌Apertura porte ore 21:00
‼️Entrata libera
🏡Laboratorio Sociale - Via Piave 63

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👊 Underground Takes The Lab
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@dj_matteogk
➡️Giovedì 7 Dicembre
📌Apertura porte ore 21:00
‼️Entrata libera
🏡Laboratorio Sociale - Via Piave 63
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💥💥💥
👊 Underground Takes The Lab parte II
🎤 Al microfono: @theus_.95
@la.dvda @_.strano_ @sadersound_ @simo_corda45
➡️Giovedì 7 Dicembre
📌Apertura porte ore 21:00
‼️Entrata libera
🏡Laboratorio Sociale - Via Piave 63

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📌Apertura porte ore 21:00
‼️Entrata libera
🏡Laboratorio Sociale - Via Piave 63
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💥💥💥
👊 Underground Takes The Lab parte I
🎤 Al microfono: @giulisanta_liv
@hoodversee @jollynoire @arbifacil @kkoron_
➡️Giovedì 7 Dicembre
📌Apertura porte ore 21:00
‼️Entrata libera
🏡Laboratorio Sociale - Via Piave 63

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👊 Underground Takes The Lab parte I
🎤 Al microfono: @giulisanta_liv
@hoodversee @jollynoire @arbifacil @kkoron_
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📌Apertura porte ore 21:00
‼️Entrata libera
🏡Laboratorio Sociale - Via Piave 63
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👊 Underground Takes The Lab
🔊 La prima serata dedicata interamente ad artistɜ emergenti!
🎤 Attraverso la musica rap, trap, hip hop, dieci artistɜ giovani e giovanissimɜ della nostra città porteranno in scena le proprie storie, le proprie lotte, la propria necessità di far sentire la voce delle nuove generazioni a tutte coloro che saranno in grado di ascoltarla.
🎵 Vogliamo che il Laboratorio Sociale continui ad essere un luogo attraversabile da tutti e tutte, in cui lɜ artistɜ si sentano libere di cantare, ballare e suonare le note della rivoluzione culturale che vogliamo vedere nel mondo.
🎉 Vi aspettiamo numerosɜ!
♥️ Ama la tua città, sostieni il Laboratorio Sociale!
➡️Giovedì 7 Dicembre
📌Apertura porte ore 21:00
‼️Entrata libera
🏡Laboratorio Sociale - Via Piave 63

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🔊 La prima serata dedicata interamente ad artistɜ emergenti!
🎤 Attraverso la musica rap, trap, hip hop, dieci artistɜ giovani e giovanissimɜ della nostra città porteranno in scena le proprie storie, le proprie lotte, la propria necessità di far sentire la voce delle nuove generazioni a tutte coloro che saranno in grado di ascoltarla.
🎵 Vogliamo che il Laboratorio Sociale continui ad essere un luogo attraversabile da tutti e tutte, in cui lɜ artistɜ si sentano libere di cantare, ballare e suonare le note della rivoluzione culturale che vogliamo vedere nel mondo.
🎉 Vi aspettiamo numerosɜ!
♥️ Ama la tua città, sostieni il Laboratorio Sociale!
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‼️Entrata libera
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➡️Il progetto di educazione alle relazioni proposto da Valditara è l`ennesima dimostrazione dell`incompetenza delle nostre istituzioni.
‼️Come si può pensare di mettere in atto qualcosa di concreto e funzionale, se il percorso è di trenta ore l`anno, facoltativo ed extrascolastico?
‼️Come si può pensare di rimanere legati a narrazioni cattoliche, retrograde e obsolete, secondo cui l`unico mezzo per convincere un uomo a non stuprare è spaventarlo con minacce legate alle conseguenze legali delle sue azioni?
📣È evidente e necessario un cambiamento radicale e capillare, a partire dalle scuole, dalle case, dalle piazze.
🔥Costruiamo spazi di dialogo, di confronto e di informazione, siamo stufɜ di morire come mosche nel vostro sistema patriarcale!
📌Organizziamo la quotidianità e le mobilitazioni insieme: ci vediamo oggi al Laboratorio Sociale dalle 15!

➡️Il progetto di educazione alle relazioni proposto da Valditara è l`ennesima dimostrazione dell`incompetenza delle nostre istituzioni.
‼️Come si può pensare di mettere in atto qualcosa di concreto e funzionale, se il percorso è di trenta ore l`anno, facoltativo ed extrascolastico?
‼️Come si può pensare di rimanere legati a narrazioni cattoliche, retrograde e obsolete, secondo cui l`unico mezzo per convincere un uomo a non stuprare è spaventarlo con minacce legate alle conseguenze legali delle sue azioni?
📣È evidente e necessario un cambiamento radicale e capillare, a partire dalle scuole, dalle case, dalle piazze.
🔥Costruiamo spazi di dialogo, di confronto e di informazione, siamo stufɜ di morire come mosche nel vostro sistema patriarcale!
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‼️Ieri ci siamo ripresɜ le scuole, oggi ci prendiamo le strade al fianco dellə sorellə di Non Una di Meno Alessandria!
🏡Vogliamo una scuola che ci educhi al consenso, all`affettività, e che lo faccia da una prospettiva nuova, transfemminista e queer!
➡️La rivoluzione parte dalle scuole, dalle strade, dalle piazze, parte da noi!

‼️Ieri ci siamo ripresɜ le scuole, oggi ci prendiamo le strade al fianco dellə sorellə di Non Una di Meno Alessandria!
🏡Vogliamo una scuola che ci educhi al consenso, all`affettività, e che lo faccia da una prospettiva nuova, transfemminista e queer!
➡️La rivoluzione parte dalle scuole, dalle strade, dalle piazze, parte da noi!
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Caro Valditara, il tuo minuto di silenzio non ci serve.
Non ci servono le scuse, non ci serve il vostro dispiacere, non serve piangere una compagna, una sorella, e asciugarsi le lacrime sapendo di doverne piangere altre cento.
Non vogliamo nessun minuto del cazzo del vostro colpevole silenzio, non lo vuole Elena Cecchettin, di certo non lo vorrebbe Giulia.
Quello che invece vogliamo, è rumore fortissimo, che sia in grado di esprimere quella sensazione di peso sul petto che ciascuna di noi si sente dal giorno della scomparsa di Giulia.
Quel peso che ci diceva che lo sapevamo e che ahimè, avevamo ragione.
Vogliamo essere il rumore che qualsiasi femminicidio merita di scatenare, vogliamo che di Giulia si parli e che si racconti delle altre centoquattro donne prima di lei.
Vogliamo che se ne parli nelle case, nelle piazze, ma soprattutto nelle scuole.
Vogliamo che siano i luoghi del sapere a espletare il loro compito per davvero, per intero.
Educare all`affetto, al consenso, alla sessualità, non può più, nel 2023, consistere in sterili lezioni costruite da un punto di vista demonizzante, riproduttivo ed eteronormativo.
Il tuo minuto di silenzio, caro Ministro Valditara, te lo puoi tenere. Della necessità di educare al consenso e alle relazioni non ci si può rendere conto solo dopo una tragedia.
Il minuto di silenzio che lava coscienze sporche non ci interessa.
Ci volete decorose per non offendere l`ego fragile, attente ai cento cani in quanto gatte, piccole in modo da non dover nemmeno fare caso a noi e silenziose per non disturbarvi mai.
Ci avrete incazzate e rumorose.
Non è a noi che dovete chiedere silenzio, perché la nostra risposta è chiara, ormai da giorni: bruceremo tutto.
Mercoledì ci vediamo in piazza, con amore e rabbia.

Caro Valditara, il tuo minuto di silenzio non ci serve.
Non ci servono le scuse, non ci serve il vostro dispiacere, non serve piangere una compagna, una sorella, e asciugarsi le lacrime sapendo di doverne piangere altre cento.
Non vogliamo nessun minuto del cazzo del vostro colpevole silenzio, non lo vuole Elena Cecchettin, di certo non lo vorrebbe Giulia.
Quello che invece vogliamo, è rumore fortissimo, che sia in grado di esprimere quella sensazione di peso sul petto che ciascuna di noi si sente dal giorno della scomparsa di Giulia.
Quel peso che ci diceva che lo sapevamo e che ahimè, avevamo ragione.
Vogliamo essere il rumore che qualsiasi femminicidio merita di scatenare, vogliamo che di Giulia si parli e che si racconti delle altre centoquattro donne prima di lei.
Vogliamo che se ne parli nelle case, nelle piazze, ma soprattutto nelle scuole.
Vogliamo che siano i luoghi del sapere a espletare il loro compito per davvero, per intero.
Educare all`affetto, al consenso, alla sessualità, non può più, nel 2023, consistere in sterili lezioni costruite da un punto di vista demonizzante, riproduttivo ed eteronormativo.
Il tuo minuto di silenzio, caro Ministro Valditara, te lo puoi tenere. Della necessità di educare al consenso e alle relazioni non ci si può rendere conto solo dopo una tragedia.
Il minuto di silenzio che lava coscienze sporche non ci interessa.
Ci volete decorose per non offendere l`ego fragile, attente ai cento cani in quanto gatte, piccole in modo da non dover nemmeno fare caso a noi e silenziose per non disturbarvi mai.
Ci avrete incazzate e rumorose.
Non è a noi che dovete chiedere silenzio, perché la nostra risposta è chiara, ormai da giorni: bruceremo tutto.
Mercoledì ci vediamo in piazza, con amore e rabbia.
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📍Oggi siamo scesə in piazza per gridare forte il nostro dissenso contro il governo Meloni e le politiche escludenti, classiste e razziste che sta perseguendo!
‼️La nostra lotta non finisce qui, ci vediamo tutti i venerdì al Laboratorio Sociale per discutere, organizzarci e mobilitarci!

📍Oggi siamo scesə in piazza per gridare forte il nostro dissenso contro il governo Meloni e le politiche escludenti, classiste e razziste che sta perseguendo!
‼️La nostra lotta non finisce qui, ci vediamo tutti i venerdì al Laboratorio Sociale per discutere, organizzarci e mobilitarci!
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