Nei giorni scorsi è stato pubblicato sul sito del Ministero dell’Ambiente l’aggiornamento del piano cave del Terzo Valico. La prima novità sostanziale riguarda il fatto che comprende tutti e cinque i lotti costruttivi dell’opera. In pratica siamo davanti al piano cave definitivo, considerato che il sesto lotto dei lavori prevede esclusivamente la messa in opera dell’infrastruttura. I giochi non sono comunque ancora terminati, molti dovranno essere ancora i passaggi in conferenza dei servizi e proprio recentemente è stato fatto ricorso al Tar contro l’aggiornamento parziale del piano cave riguardante la parte piemontese. Per chi volesse visionare la documentazione completa qui è possibile scaricare la determina del Ministero dell’Ambiente mentre qui è possibile scaricare la valutazione di impatto ambientale. Per chi non avesse il tempo necessario per farlo facciamo un breve riassunto delle cave scelte a cui seguiranno alcune considerazioni.
Siti destinazione Regione Liguria
Ex Colisa (Comune di Genova) – Riqualifica “Colletto” (Comune di Stella) – Cava “Castellaro” Cravasco (Comune Campomorone) – Porto di Vado Ligure – Cave Marchisio “San Carlo” (Comune Cairo Montenotte) – Cave Marchisio Ventuin II (Comune di Ne) – Cava Pian di Carlo (Comune di Genova) – Greenzone (Comune di Mele) – Ex cava Derrick (Comune di Genova) – Cava Vecchie Fornaci (Comune di Genova) – Ribaltamento a mare Fincantieri (Comune di Genova)
Siti di riserva Regione Liguria
Ex cava Lupara (Comune di Arenzano) – Ampliamento terrapieno “Rio Cortino” (Comune di Sori) – Alba Sole Greenpark (Comune di Albissola superiore) – Porto di Voltri (Comune di Genova) – Riempimento moli Libia – Canepa (Comune di Genova) – Cava Sfinge (Comune di Deiva Marina)
Ulteriore sito di deposito intermedio (oltre a quelli già previsti nei cantieri) Regione Liguria
Cairo Montenotte
Tabella riepilogativa Regione Liguria con siti di produzione
Siti destinazione Regione Piemonte
Vallemme (Comune di Voltaggio) – Libarna (Comune di Serravalle Scrivia) – Pieve (Comune di Novi Ligure) – C.ne Clara e Buona (Comune di Alessandria) – Cascina Bolla Spinetta Marengo (Comune di Alessandria) – Bettole (Comune di Pozzolo Formigaro) – C.na Guarasca Spinetta Marengo (Comune di Alessandria) – C.na Guarasca 2 Spinetta Marengo (Comune di Alessandria) – C.na Romanellotta (Comune di Pozzolo Formigaro) – C.na Montemrla (Comune di Tortona)
Siti di riserva Regione Piemonte
C.na Opera Pia (Comune di Sezzadio) – C.na Guendalina (Comune di Pozzolo Formigaro) – C.na Cascinone (Comune di Pozzolo Formigaro) – C.na Borio (Comune di Sezzadio) – C.na Bruciata (Comune di Tortona) – C.na Rognone (Comune di Castellazzo Bormida)
Ulteriore sito di deposito intermedio (oltre a quelli già previsti nei cantieri) Regione Piemonte
Cascina Romanellotta (Comune di Pozzolo Formigaro)
Tabella riepilogativa Regione Piemonte con siti di produzione (Tabella 1 – Tabella 2)
Alcune considerazioni in merito all’aggiornamento del Piano Cave:
- La cava “Castellaro” di Cravasco è attualmente da bonificare e non è utilizzabile dopo che vi è stato conferito illegalmente dal Cociv materiale contenente amianto come denunciato da Arpal e Asl.
- Dopo il sequestro da parte della magistratura la cava di Castello Armellino di Tortona è stata definitivamente stralciata dal piano cave. Viene però confermata la Montemerla, cava in zona esondabile. La ‘ndrangheta ringrazia per il favore.
- Confermate le 4 cave nel Comune di Alessandria gentilmente offerte al Cociv da Rita Rossa e dall’Assessore di Sel Claudio “Estintore” Lombardi.
- Confermata la cava Bettole nel Comune di Pozzolo. Ma il Sindaco non aveva detto di essere contrario? Parole, parole, parole, soltanto parole…
- Se pur come siti di riserva confermate tre cave in Valle Bormida, due a Sezzadio e una a Castellazzo. Non bisogna fidarsi dei Sindaci del PD che diranno di stare tranquilli. Con le cave che sono già “saltate” e con quelle che salteranno lo smarino all’amianto arriverà anche da quelle parti.
- Nel versante ligure vi sono parecchi Comuni interessati al conferimento dello smarino in cui non vi è la presenza dei cantieri del Terzo Valico (Stella, Cairo Montenotte, Ne, Mele, Arenzano, Sori, Albisola Superiore, Deiva Marina). Sono tutti luoghi in cui potenzialmente è possibile allargare la protesta contro la costruzione della “grande opera inutile” come già avviene ad Alessandria e in Valle Bormida.
- Occorre ricordare che se viene meno una cava a seguito della mobilitazione popolare questo significa sabotare un pezzetto di Terzo Valico e che se la mobilitazione popolare ferma o intralcia il Terzo Valico viene meno il conferimento nelle cave.
Fermare il Terzo Valico è possibile, fermarlo tocca a tutti i cittadini insieme. In ballo c’è la salute di tutti, respirando una sola fibra di amianto si corre il rischio di contrarre malattie mortali come il mesotelioma, il carcinoma e l’asbestosi. Come dimostra la vicenda di Cravasco non vi è nulla da stare tranquilli. Anzi, come scriveva Antonio Gramsci: “Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza”.