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Il Comune di Serravalle al servizio del Cociv per eseguire nuovi espropri

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

Che l’amministrazione comunale di Serravalle sia sempre stata accondiscendente nei confronti del Cociv non è una novità di oggi. Anzi, se si dovesse stilare la classifica degli amministratori più servili nei confronti del consorzio, quelli di Serravalle occuperebbero senza ombra di dubbio le primissime posizioni. Quello che sta succedendo ultimamente supera però ogni limite e testimonia come il Comune abbia scelto di comportarsi come un vero e proprio servo dei costruttori del Terzo Valico.

E’ dal 2012 che si parla dell’allargamento della Galleria della Crenna sulla strada che collega Libarna alla Val Lemme. Uno dei lavori che sulla carta doveva essere propedeutico all’apertura dei cantieri per agevolare l’imponente traffico di camion. In realtà i cantieri sono stati aperti ben prima dell’esecuzione di questo lavoro che creerebbe disagi grandissimi alla Val Lemme facendo venire meno il principale collegamento con la Valle Scrivia. Come già paventato diverse volte sembra che la scelta definitiva sia quella di utilizzare la strada Salita Crenna durante la chiusura della galleria per eseguire i lavori di ampliamento. Stiamo parlando di una stretta stradina che fino ad oggi è stata utilizzata quasi esclusivamente dagli abitanti della zona e che per permettere il passaggio di centinaia di camion dovrebbe essere allargata fino a sei metri. Per portare a casa l’intera operazione occorre quindi eseguire nuovamente gli espropri di alcuni terreni ma senza che vi sia più il tempo necessario per farlo considerato che la dichiarazione di pubblica utilità del Terzo Valico scade il 26 luglio fra meno di venti giorni. Un po’ la capacità degli amministratori di perdere tempo, un po’ la resistenza del movimento alla realizzazione degli espropri hanno determinato questa situazione.

A trovare la soluzione ci ha pensato direttamente il Comune di Serravalle che ha emesso una nuova dichiarazione di pubblica utilità ad hoc per poter eseguire l’allargamento della strada. Più che pubblica utilità siamo davanti all’utilità privata del Cociv che come spiegato dagli amministratori pubblici ai cittadini che dovranno subire gli espropri si occuperà della loro esecuzione e di svolgere i lavori di ampliamento della strada. Per fortuna alcuni di questi cittadini sono contrari alla realizzazione della “grande opera inutile” e hanno allertato il comitato serravallese contro il Terzo Valico.

Se qualcuno pensa che il movimento resterà a guardare l’esecuzione di quegli espropri si sbaglia di grosso. Al Comune di Serravalle l’onere di decidere se un nuovo 30 luglio dovrà prossimamente andare in scena alla Crenna. Questa volta manganelli e lacrimogeni porteranno direttamente la firma del Sindaco Carbone e non vi è nessuna dichiarazione di pubblica utilità decisa dal Governo e nessuna “legge obiettivo” dietro cui nascondersi come fatto fino ad oggi.

Riportiamo il volantino che sta distribuendo in questi giorni il comitato di Serravalle

Allargamento strada Crenna lavori di Pubblica Utilità….

Da qualche giorno ai proprietari dei terreni confinanti con la strada Crenna superiore stanno arrivando delle lettere, da parte del Comune di Serravalle Scrivia, relative all’avvio del procedimento per la dichiarazione di Pubblica Utilità dei lavori di “Adeguamento viabilità Salita Crenna”.
Ad informazioni l’ufficio tecnico Comunale spiega che si, i lavori saranno eseguiti da Cociv (per chi ancora non lo sapesse costruttore del terzo valico) ma siccome questi non sono stati compresi nel progetto del terzo valico e quindi non godono della dichiarazione di pubblica utilità nella delibera Cipe, lo stesso Cociv ha chiesto al Comune di effettuare tale procedura per sveltire i tempi.

Allora dove sta la pubblica utilità se tutto ciò è a servizio di Cociv?

Anche a non voler fare polemica e accettare questo ennesimo inutile lavoro, pensiamo che un tale servilismo da parte del Comune sia alquanto grottesco.

Se è di pubblica utilità deve servire a tutti e soprattutto i lavori devono essere fatti  con logica, in modo definito e in modo da prevenire danni futuri e quindi pretendere muri di contenimento adeguati in tutti quei tratti che hanno già presentato smottamenti con le ultime forti piogge, canali di scolo e tutto quel che serve per la sicurezza della strada.

All’obiezione che la strada sarà larga 6 metri ma nel tratto finale sarà di circa la metà è stato risposto che intanto, quando saranno terminati i lavori della galleria, sulla strada Crenna non passerà più praticamente nessuno.

Quindi a quel punto non ci sarà più nulla di pubblicamente utile e i residenti della Crenna che rischino pure di scontrarsi nel tratto stretto della strada.

Comitato Serravallese contro il Terzo Valico