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Le prove che stanno scavando a Voltaggio

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

Si vociferava da due settimane e l’accumularsi di smarino di cui non si conosceva la provenienza all’interno delle vasche di contenimento faceva presagire quello che oggi ci sentiamo di affermare con certezza. Nel pieno disprezzo della loro legalità, la ditta Lauro Spa, indagata quest’estate con l’accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato, sta proseguendo lo scavo dell’ex foro pilota di Voltaggio trasformato oggi in una delle quattro gallerie di servizio del progetto del Terzo Valico.

Guardare queste fotografie da già il senso dei lavori e di quanto smarino stiano accumulando all’interno dell’area di cantiere:

Guardate invece questo video che fuga ulteriormente i dubbi su da dove provenga lo smarino che il camion sta scaricando:

Ma se non ne foste ancora convinti non perdetevi questa conversazione (non proprio civile) fra un cittadino e due operai della ditta Lauro Spa (uno fa pure finta di essere della Questura):

A questo punto solo alcune brevi considerazioni:

La trasparenza tanto sbandierata da deputati e senatori del PD, sindaci, ministro Lupi e tutta la classe politica Sì Tav è questa: iniziano lo scavo e non lo comunicano neppure alla cittadinanza.

Lo scavo è iniziato nonostante non avessero le autorizzazioni necessarie per farlo: il piano cave è stato approvato solo in data 11 Dicembre e non è stata data comunicazione al settore ambiente della Regione Piemonte dell’inizio dei lavori.

Il tanto sbandierato protocollo amianto non è stato presentato alla cittadinanza come promesso dai Sindaci e dal consulente, non si sa bene pagato da chi, Alberto Mallarino. Lorenzo Repetto, quello che stampa i volantini per la Lauro, dovrebbe vergognarsi e si è rimangiato per l’ennesima volta la sua parola ormai priva di qualsiasi valore.

Lo smarino viene stoccato in diverse aree di cantiere comprese alcune dove, da progetto esecutivo, non è previsto lo stoccaggio temporaneo.

Ci sono altissime probabilità che il materiale ammassato in cantiere contenga amianto e sia iniziata la dispersione delle fibre nell’aria senza che la popolazione sia stata avvisata del pericolo.

Se è vero che Arpa e Centro Amianto stanno facendo analisi i dati devono essere immediatamente resi pubblici, non tenuti nascosti in qualche cassetto e deve essere concesso ad altri enti “indipendenti dal potere politico” di svolgere analisi sui campioni.

Dove sono la procura, la polizia, i carabinieri e i vigili? Troppo impegnati ad occuparsi dei No Tav?

Quel cantiere deve essere fermato, se non lo faranno subito loro (cosa altamente improbabile) lo farà il movimento (di questo possiamo essere certi).

Ancora una volta la storia del Terzo Valico è fatta di arroganza, illegalità, malaffare, connivenza, prepotenza, intimidazioni ai cittadini. Ancora una volta le donne e gli uomini che combattono la grande opera inutile sapranno far valere le loro ragioni a testa alta con dignità.