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La dinastia dei Gavio lascia Impregilo

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

La notizia ha fatto scalpore e la si può trovare su tutti i giornali di oggi. Dopo un lungo braccio di ferro fra il Gruppo Salini e il Gruppo Gavio per il controllo di Impregilo, la dinastia “tortonese” dei Gavio sembra abbia deciso di capitolare aderendo all’Opa lanciata da Salini per accaparrarsi il controllo del General Contractor.

Un’operazione che varrà al gruppo Gavio un plusvalore netto di ben 68 Milioni di Euro, ma decreterà di fatto l’uscita da Impregilo di cui continuerà a possedere solo l’1,99% del capitale a fronte del 29,9% detenuto attualmente.

Questo significa di conseguenza che Cociv, consorzio costruttore del Terzo Valico di cui Impregilo è leader con il 54% del capitale (gli altri partner sono Condotte con il 21%, Tecnimont con il 20% e CIV con il 5%), passerà a sua volta sotto lo stretto controllo del gruppo romano di Salini.

Chiarito a scanso di equivoci che il gruppo Salini non è certamente migliore del Gruppo Gavio, come abbiamo già denuciato su questo sito, la definitiva perdita di controllo di Impregilo da parte dei Gavio potrebbe certamente portare ad alcune trasformazioni tutte interne al fronte dei sostenitori del Terzo Valico. Per capire quali potrebbero essere queste trasformazioni occorre ribadire uno dei tanti segreti di Pulcinella: Il Gruppo Gavio è da sempre il principale sostenitore e finanziatore dei partiti politici (in particolar modo delle campagne elettorali in provincia di Alessandria) con un occhio di riguardo a favore del Partito Democratico, non casualmente fino ad oggi il principale sponsor delle costruzione del Terzo Valico.

Ad ulteriore riprova quando i Gavio presero il controllo di Impregilo nominarono Fabrizio Palenzona (per dieci anni Presidente della Provincia di Alessandria per il centrosinistra e oggi potente faccendiere e banchiere) a capo del General Contractor.

A capire che cosa potrebbe cambiare ci aiuta Luigi, assiduo commentatore di alcuni siti online della Provincia di Alessandria. Scrive: “E così, ora si spiega la momentanea “conversione NI-TAV” dei politicanti nostrani.
Il padrone lascia il progetto, e senza le sue generose regalie anche la politica si ferma un attimo nel suo duro lavoro di favoreggiamento. In attesa che arrivi Salini.”

Non sappiamo se le cose stiano come le descrive Luigi, sicuramente adesso che gli interessi dei Gavio alla costruzione del Terzo Valico sono fortemente diminuiti, il pd nostrano già in crisi verticale di consensi è più libero di compiere una giravolta e non accreditarsi più come sostenitore della grande opera.

Di certo è che il movimento proseguirà con la determinazione di sempre la sua lotta.

Prossima tappa la marcia popolare del 20 Aprile da Novi Ligure a Pozzolo Formigaro.

Gavio o Salini il Terzo Valico non lo faranno mai!