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Seicento No Tav – Terzo Valico in marcia a Voltaggio

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

Doveva essere una semplice visita guidata alle bellezze naturali e agli orrori umani della Val Lemme, un’occasione in cui portare alcune centinaia di persone a godere dei paesaggi meravigliosi della valle e a constatare lo stato di abbandono in cui versano i cantieri del Terzo Valico dismessi da più di quindici anni.

Si è trasformata in una vera e propria marcia popolare con la partecipazione di oltre seicento fra uomini, donne, anziani e bambini. Tante le persone che hanno risposto all’appello del Movimento No Tav – Terzo Valico che ancora una volta si è dovuto stupire della partecipazione popolare che è andata oltre le più rosee aspettative degli organizzatori.

Già alle ore 14 il parcheggio del cimitero era pieno di persone arrivate oltre che dalla Val Lemme, dalla Valpolcevera, da Arquata, Serravalle, Novi e da tutti i Comuni interessati dal progetto del Terzo Valico. Nel solito clima di festa che caratterizza il movimento alle 14 e 30 si è partiti per la visita guidata che ha attraversato il paese di Voltaggio incontrando tanta simpatia e condivisione. Usciti da Voltaggio si è imboccata la strada provinciale passando in ordine di fianco al campo base, al cantiere del foro pilota e all’ex cava cementir che vorrebbero riutilizzare per riempirla con oltre un milione di metri cubi di smarino ricchi di amianto, provenienti dallo scavo della finestra Val Lemme.

I No Tav – Terzo Valico hanno issato due bandiere all’ingresso del cantiere e la manifestazione ha proseguito il suo tragitto senza alcun episodio di tensione. Il Movimento ha dimostrato ancora una volta di saper determinare le giornate di mobilitazione in base alle scelte prese dai comitati nelle assemblee popolari e nonostante si sarebbe potuto facilmente entare all’interno del cantiere nessuno l’ha fatto perchè questo non era un obiettivo della giornata. Una situazione destinata a modificarsi nel momento in cui dovessero decidere di riaprire il campo base e proseguire lo scavo della finestra.

Probabilmente la grande partecipazione di oggi segnala anche la consapevolezza di molti che in Val Lemme si dovrà tornare molto frequentemente nel caso decidessero di riaprire i cantieri fantasma che oggi versano in stato di abbandono ma di cui è prevista la riapertura già nel primo dei sei lotti costruttivi del Terzo Valico.

Passato il cantiere la giornata si è conclusa presso il Ponte San Filippo coperto per anni dalla vegetazione e reso nuovamente ammirabile da tutti grazie al lavoro volontario di numerosi voltaggini nella speranza che la soprintendenza decida di salvaguardare un pezzo di storia della vallata.

La lunga marcia popolare del Movimento No Tav – Terzo Valico prosegue con determinazione dopo aver segnato un nuovo punto a favore delle ragioni di chi si oppone alla costruzione della grande opera “inutile” dell’alta velocità.

Il prossimo appuntamento di piazza si terrà Sabato 17 Novembre in bassa Valpolcevera con una manifestazione che partirà alle ore 14,00 dalla stazione FS di Bolzaneto e si concluderà a Certosa.

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