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Decine di famiglie, sessanta giorni per non perdere la casa

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

Si dice spesso che le cose siano più complicate di quanto un primo sguardo non riveli, e che andando ad osservare più in profondità o scavando appena sotto la superficie, un problema si riveli molto più grande, radicato e profondo di quanto non si pensi.

Su “Il Piccolo” di martedì 24 ottobre è stata pubblicata una testimonianza che rivela quanto sia attuale e contingente quanto detto.

Il quotidiano locale riporta il racconto di una cittadina di Alessandria, residente in un alloggio popolare regolarmente assegnato al Cristo, che ha ricevuto una lettera di avviso di sfratto dall’ATC, che diverrà esecutivo in caso di mancato pagamento degli arretrati dell’affitto, maturati nell’insolvenza di circa 20 mensilità tra il 2015 ed il 2016, periodo dopo il quale la donna ha ricominciato a pagare regolarmente l’affitto.

Questo racconto è emblematico e comune a decine e decine di storie che il Movimento per la Casa ha raccontato in questi anni, storie di vite incrinate improvvisamente da avvenimenti tragici o comuni, drammatici o semplici: un lutto, la chiusura di una fabbrica, la perdita del lavoro e, nella totalità dei casi, lungaggini burocratiche e sportelli al cittadino molto poco “aperti”.

A rendere il tutto particolarmente attinente a ciò che veniva raccontato in apertura sta l’affermazione citata dalle parole stesse della donna: “la stessa comunicazione è arrivata a tante altre famiglie”.
Infatti, già diverse famiglie si sono rivolte allo sportello del Movimento per la Casa riportando la stessa esperienza: le difficoltà dettate da lavori precari, sottopagati, introvabili e i periodi della vita passati a dover scegliere fra pagare l’affitto e dar da mangiare ai propri figli, dandosi la risposta più ovvia; per poi ritrovare equilibri economici che hanno permesso di riprendere a pagare.

Ed ora: la minaccia di uno sfratto!

A queste famiglie e a tutte quelle che ancora non si sono rivolte allo sportello il Movimento per la Casa vuole dire che, nonostante ATC si dimostri impietosa nel pretendere senza tenere contro delle situazioni, non sono sole!

Vuole dire che il Movimento per la Casa è aperto ad ascoltare e affrontare la questione con la seria volontà di venire a capo di una situazione potenzialmente esplosiva per l’amministrazione comunale e distruttiva per decine e decine di persone.

Lo sportello di ascolto del Movimento per la Casa è aperto tutti i martedì dalle 18 alle 20 presso il c.s.a. Crocevia, in via Casalcermelli 49/c, per qualsiasi informazione il numero da contattare è 3349943428.