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Sfrattati occupano due palazzine al Cristo insieme al Movimento per la Casa

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

Oggi alle ore 15 è stata scritta una nuova pagina della lotta per il diritto all’abitare nella città di Alessandria. Dodici famiglie sotto sfratto hanno occupato insieme agli attivisti del Movimento per la Casa due palazzine al quartiere Cristo in via Brodolini. Trattasi di appartamenti abbandonati, ma in ottime condizioni, di proprietà del demanio militare. Dopo le occupazioni dell’ex Banca d’Italia e dell’ex intendenza di Finanza di via Verona e l’occupazione del Comune di Alessandria oggi, in contemporanea a diverse mobilitazioni per il diritto alla casa che stanno avvenendo in tutta Italia, il Movimento per la Casa ha deciso che fosse nuovamente il tempo di tornare ad occupare considerato che nessuna soluzione è arrivata dalle Istituzioni per tutelare chi rischia di essere sfrattato dalle proprie case. Mentre la crisi continua a mordere e cresce vertiginosamente il numero degli sfratti (si arriverà a oltre 1000 a fine dell’anno) l’unica soluzione reale è quella di lottare per i propri diritti e riappropriarsi del diritto alla casa attraverso lo strumento delle occupazioni. Mentre scriviamo la situazione è tranquilla e sul posto sono intervenuti alcuni agenti della digos e forze dell’ordine che per il momento non sembrano avere intenzione di tentare lo sgombero delle palazzine. Famiglie e attivisti sono comunque determinati a resistere e non c’è nessuna intenzione di cedere di un solo millimetro rispetto alle due nuove occupazioni. Intanto con la riapertura dello sportello per il diritto all’abitare sono decine le famiglie che continuano a rivolgersi al Movimento per la Casa per intraprendere un percorso di autorganizzazione che gli consenta di lottare per difendere e riconquistarsi il diritto alla casa.

Attivisti e famiglie hanno anche distribuito una lettera rivolta al quartiere con cui si chiede solidarietà e complicità da parte degli abitanti della zona.

Ecco il testo:

Siamo famiglie, donne, uomini e bambini che rischiano di rimanere senza una casa e che da mesi subiscono la violenza degli sfratti e dei passaggi degli ufficiali giudiziari perché non riescono a pagare i prezzi sempre più alti degli affitti.

Oggi abbiamo deciso di riaprire le porte delle due palazzine di via Brodolini, abbandonate e sfitte da anni, per rispondere ad un’emergenza abitativa senza precedenti nella storia di Alessandria. Abbiamo scelto di non subire questa situazione nel silenzio, ma di organizzarci insieme per riconquistare i diritti e la dignità che dovrebbero essere garantiti a tutti e che invece sono continuamente messi in discussione. La famiglie in difficoltà sono in continuo aumento, mentre Comune e istituzioni locali dimostrano ogni giorno la propria incapacità di reagire e trovare soluzioni.

Di fronte a tutto ciò crediamo sia inaccettabile che interi edifici rimangano inutilizzati anziché essere messi a disposizione della cittadinanza e di chi ne ha bisogno.

Decidere di occupare non è stata una scelta facile e, di certo, non è un gioco. Ma crediamo sia davvero l’unica strada possibile per tornare ad avere un tetto sopra la testa per noi e per garantirlo ai nostri figli.

Con queste poche righe vogliamo chiedere la solidarietà, la complicità e la partecipazione di tutti gli abitanti del quartiere Cristo, convinti che solo tornando a costruire reti e relazioni dal basso torneremo, insieme, a vivere in un mondo più giusto e per tutti.

L’intervista a Mattia da radiondadurto.org


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