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Neve a Milano? No Polveri!

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

Oggi pomeriggio è apparsa questa notizia sull’edizione on line del Corriere della Sera:

Neve a Milano? «No, sono le polveri del cantiere della Metropolitana 4»

L’allarme degli abitanti. Il Comune ha avviato accertamenti, mentre dal cantiere dicono di non avere alcuna responsabilità

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/14_gennaio_24/neve-milano-no-sono-polveri-cantiere-metropolitana-4-ebe9dd82-8505-11e3-a075-38de66619eb5.shtml

In attesa che tutti gli accertamenti del caso vengano (forse) effettuati dalle autorità competenti, alcuni elementi collegano l’accaduto con il Terzo Valico:

  1. La polvere bianca piove dal cantiere dove lavora un consorzio di aziende costruttrici (guidata da Impregilo) che sta procedendo alacremente per aprire almeno due fermate per Expo 2015” (fonte Corriere.it). Impregilo fa parte di COCIV e si occuperà anche dei cantieri del Terzo Valico
  2. Le sole due fermate previste sono finanziate con parte dei fondi destinati al secondo lotto del Terzo Valico (che erano interamente disponibili, ma tolti e restituiti a rate dal 2015 al 2024, col 2015 già nuovamente “saltato”)
  3. Tempi biblici: il Progetto originario risale a circa 12 anni fa; di Terzo Valico se ne parla per lo meno dal 1991
  4. Simile utilità: percorso brevissimo per una metropolitana (2 fermate), percorso brevissimo per un treno AV/AC (53Km); spesa e disagi stratosferici
  5. I polmoni a rischio sono sempre quelli dei cittadini che vivono nei pressi dei cantieri; a Milano “È una polvere sottile, insidiosa – racconta – che ogni giorno, da circa un mese, si infila nei polmoni degli abitanti del quartiere e soprattutto nei polmoni dei nostri bambini mentre vanno a scuola o giocano. Ma anche nei polmoni delle persone che transitano per questa parte della città” (Corriere.it). Se lo stesso fenomeno si ripetesse per il Terzo Valico, il problema della polvere non sarebbe solo per la sua consistenza fastidiosa, ma per il suo possibile contenuto invisibile e subdolo, l’amianto, la cui inalazione letale potrebbe essere tristemente verificata solo decine d’anni dopo

Di sicuro, se a Milano non ci fosse stato il cantiere, non ci sarebbe neanche il dubbio che possa essere l’origine delle polveri.