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L’Impregilo e il Cociv passano alla Salini

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

di Antonello Brunetti

Dopo la riunione del 12 luglio 2012, rinviata ad oggi, si è giunti al colpo di scena. Gavio-Igli, che aveva il controllo di Impregilo, la più importante azienda italiana nel settore delle opere pubbliche, ha ceduto il passo ai costruttori romani Salini e il nuovo Consiglio di amministrazione vede ora 14 rappresentanti della Salini e solo uno dei Gavio. Naturalmente il neo presidente Fabrizio Palenzona è stato subito revocato e sostituito con certo Claudio Costamagna ex banchiere di Goldman Sachs.
A onor del vero il mutamento è stato deciso sul filo di lana poiché Salini ha ottenuto il 51% dei voti degli azionisti contro il 49% per Gavio.
Le motivazioni ufficiali, al di là dell’ovvio contrasto per la gestione del potere economico, sono state le seguenti:
– scarsa redditività del titolo Impregilo durante la precedente gestione;
– la Salini promette maggiori prospettive di rendimento, anche a breve termine;
– la volontà della Salini di operare anche nel business delle gestioni.
Per la Igli-Gavio sono intervenuti Cristiana Vivaldi di Mediobanca, Alberto Rubegni, Gian Maria Gros e Binasco. Hanno sostenuto che l’Impregilo si trovava anni fa in grosse difficoltà, soprattutto per la questione dell’inceneritore di Acerra, difficoltà che il loro cda è riuscito a superare, anche tramite una serie di grossi appalti vinti nel mondo e soprattutto in America.
Muterà qualcosa nel Cociv e nella vicenda Terzo Valico ?
Non credo…Vedremo.