
da La Stampa
GIAMPIERO CARBONE VOLTAGGIO I sindaci di Fraconalto, Voltaggio e Carrosio sono stati ricevuti ieri a Genova dal commissario governativo del Terzo Valico Walter Lupi insieme a due rappresentanti del Cociv. Un incontro richiesto da tempo, nel quale gli amministratori dell’alta Val Lemme hanno presentato la mozione approvata nei giorni scorsi (Carrosio dovrebbe farlo a breve) con cui si chiedono garanzie sui tempi e sulle modalita’ dei lavori della linea ferroviaria per merci e passeggeri. Il tema era l’impatto sul territorio voltaggino. «Lupi ha assicurato tempi brevi per rispondere alle richieste della mozione», spiega il sindaco di Voltaggio Lorenzo Repetto. Il documento chiedeva analisi prima dell’avvio dei lavori, su rocce e terreni scavati per la realizzazione della galleria di valico da far svolgere a enti scelti dai Comuni nonche’ ulteriori controlli dello stesso tenore durante i lavori e la creazione di un tavolo di confronto fra tutti i soggetti interessati dal progetto da 6,2 miliardi. Lupi ha ricordato che la delibera Cipe del marzo 2006, che ha approvato il progetto definitivo del Tav, prevede gia’ un osservatorio ambientale, «da istituire a breve». Proprio per la presenza di amianto in Val Lemme, i sindaci hanno chiesto che i Comuni facciano parte dell’osservatorio. «Ci siamo detti estremamente fiduciosi spiega Repetto in tale osservatorio ma vogliamo che anche le amministrazioni locali possano partecipare attivamente, in modo che chi e’ vicino ai cantieri sul territorio possa far sentire la propria opinione. Attendiamo una risposta anche in tal senso». Nelle settimane scorse il Cociv aveva scritto ai Comuni richiedendo la progettazione esecutiva delle opere compensative da presentare entro fine febbraio. Tempi impossibili ribaditi anche nell’incontro di ieri: «E’ emerso che il progetto esecutivo servirebbe a recepire quanto richiesto dai Comuni a Cociv continua il primo cittadino voltaggino . Abbiamo sottolineato che le nostre amministrazioni non possiedono un ufficio tecnico neppure per sbrigare le questioni ordinarie, figuriamoci per affrontare il Terzo Valico». Dall’incontro e’ emerso quindi che il progetto esecutivo dell’opera non c’e’ ancora e che non ci sono tempi certi, tranne un’indicazione di massima per il tardo autunno sull’avvio dei lavori a Voltaggio. Fra le poche certezze, tutto il materiale scavato dal cantiere voltaggino finira’ nella ex cava Cementir. Si parla di 1,6 milioni di metri cubi di smarino da sistemare sui gradoni della montagna chiamata monte delle Rocche, scavata per decenni per ricavare marna da cemento per il cementificio di Arquata.