
da radiondadurto.org
Quaranta arresti e numerose perquisizioni in varie regioni italiane, Liguria, Calabria, Lazio, Piemonte: è questo il bilancio di una maxi operazione antimafia della polizia di Stato e della direzione investigativa antimafia. Nel mirino delle forze dell’ordine sono finiti appartenenti ed affiliati alla ‘ndrangheta indagati per i reati di associazione per delinquere di stampo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, corruzione, intestazione fittizia di beni e società. Le indagini hanno accertato importanti collegamenti con le famiglie di origine da parte di esponenti dell’organizzazione mafiosa con sede in Liguria, attivi soprattutto in settori strategici imprenditoriali come l’edilizia e nel movimento terra, che avrebbero acquisito sub appalti per la realizzazione del ‘Terzo valico’.
La Direzione distrettuale antimafia aveva chiesto l’arresto anche per il deputato verdiniano Giuseppe Galati e per il senatore di Gal Antonio Stefano Caridi che comunque restano indagati.
“Il senatore Caridi è il riferimento della ‘ndrangheta non solo della cosca Gullace-Albanese” è il commento del procuratore di Reggio Federico Cafiero De Raho. Per quanto riguarda il “terzo valico”, secondo il magistrato le cosche hanno utilizzato “mediaticamente i gruppi Si Tav infiltrandoli con i propri affiliati per dare rilievo alla causa. Questo per inquinare gli appalti pubblici con proprie imprese”.
Ne parliamo con Claudio Sanita del Movimento No Tav Terzo Valico