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La Fraschetta contro Terzo Valico e cave

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

Un’assemblea alla Fraschetta come non se ne vedevano da chissà quanti anni, con lo storico Cinema Teatro Macallè affollato dai cittadini di Castelceriolo, Spinetta e Cascinagrossa insieme a molti alessandrini e agli attivisti dei comitati No Tav – Terzo Valico.

Davanti a poco meno di duecento persone Sean, giovanissimo cittadino di Spinetta, ha aperto l’assemblea e illustrato insieme a Francesco, ingegnere arquatese del Movimento No Tav – Terzo Valico, i rischi che correrebbero gli abitanti della Fraschetta se non venissero fermate le intenzioni di Cociv di conferire direttamente presso la SAP di Spinetta il primo smarino del Terzo Valico una volta avviati i lavori di scavo.

Settantatremila metri cubi di smarino con la ormai certa presenza di amianto, come gli stessi fautori della grande opera inutile sono stati costretti ad affermare, a seguito della costante pressione da parte del movimento popolare.

I molti interventi sono riusciti a mettere a fuoco come il problema sia quello di fermare il Terzo Valico e non solo il conferimento dello smarino presso la SAP di Spinetta, considerato che il territorio del Comune di Alessandria sarà interessato anche dalle cave di Cascina La Bolla e Cascina Guarasca sempre a Spinetta Marengo e di Cascina Clara e Buona al Cristo per uno sversamento complessivo di quasi due milione di metri cubi di smarino contenenti la fibra killer.

Durante la serata ha preso la parola anche l’ingegner Claudio Lombardi, assessore all’ambiente della Giunta alessandrina guidata da Rita Rossa, svelando che secondo i primi studi del tavolo tecnico sull’amianto della Regione Piemonte vi sarebbe il 20% di possibilità di incontrare amianto fra Genova e Voltaggio e addirittura il 50% fra Voltaggio e Arquata. L’Assessore ha confermato che, se non si aspetteranno gli esiti del tavolo tecnico sull’amianto della Regione Piemonte, da Palazzo Rosso arriverà un’ordinanza per impedire il conferimento dello smarino.

E dopo i risultati? Si sarà favorevoli agli scavi nonostante l’amianto? Si vieterà il conferimento anche nelle cave La Bolla, Guarasca, Clara e Buona interessate dai lotti successivi?

Perchè le risposte a queste domande siano quelle che tutte le persone di buon senso si aspettano e che l’amministrazione alessandrina non è ancora in grado di dare, si è deciso di costituire un comitato No Tav – Terzo Valico come i tanti che esistono nei territori interessati dall’opera, per iniziare un cammino che porterà ad impedire il conferimento dello smarino a prescindere dalle scelte dell’amministrazione comunale.

Prossimo appuntamento Giovedì 5 Settembre alle ore 21 sempre al Macallè di Castelceriolo.