
Da qualche giorno la notizia della denuncia ai danni di un membro del Comitato No Tav – Terzo Valico di Arquata Scrivia rimbalza tra alcuni quotidiani e siti di informazione. Sorvolando sul modo grottesco con cui viene dipinta l’intera vicenda, presentiamo una breve cronaca della giornata.
Il primo Maggio, il comitato di Arquata è presente in strada con un banchetto informativo che, per tutto il giorno, raccoglie le domande, la curiosità e l’affetto di tante persone. Curiosità condivisa da un gruppetto di venditori ambulanti che, sin dal mattino presto, hanno sistemato la loro merce sul marciapiede di fronte al banchetto.
La giornata trascorre tranquillamente fino al tardo pomeriggio quando, una solitaria vigilessa del comando locale arriva sul posto e urla ai venditori di andarsene, usando calci e fischietto per risultare più convincente.
Tra i passanti c’è chi si ferma a guardare la scena, qualcuno chiede di smetterla e alcuni membri del comitato intervengono ricordandole di rispettare la dignità delle persone e chiedendo intelligenza nel gestire le cose, vista la ressa e la tensione creata senza motivo.
Nessuno accenna a fantomatiche misure di sicurezza e i venditori, afferrati i quattro angoli del lenzuolo su cui sistemano i loro oggetti, se ne vanno in pochi istanti.
Dopo qualche minuto arriva anche il signor Fabrizio Repetto, comandante dei vigili di Arquata Scrivia, assente fino a quel momento, provoca, minaccia e sbraita, ma dopo aver ricevuto le stesse risposte date alla sua collega se ne va facendo a tutti il saluto militare, come ultimo sfottò.
Da quel momento in poi un’altra vigilessa stazionerà permanentemente davanti al banchetto.
Questa la cronaca della giornata, a cui si devono aggiungere un paio di domande e alcune considerazioni.
Nessuno prova un po’ di vergogna nell’usare la stessa accusa (interruzione di pubblico servizio) agita contro chi ha impedito l’esecuzione degli espropri?
Davvero qualcuno si illude che un vigile urbano sporga denuncia, in una situazione come questa, senza che ci siano pressioni o richieste dalla politica? (I bene informati parlano addirittura di una riunione in Comune per decidere chi, come e se denunciare).
Da quando la denuncia è stata resa pubblica ascoltando i commenti in paese, sono in pochi a credere alla versione data dai giornali, in molti ci hanno contattato per dirci che erano presenti il primo Maggio e offrire la loro disponibilità a fornire la loro versione dei fatti, tantissimi per esprimere la loro solidarietà e la loro vicinanza a Claudio e l’ultima riunione del comitato di Arquata è stata una delle più partecipate degli ultimi tempi. Sia per i numeri che per il calore umano espresso.
Rifletta su questo chi pensa di poter dividere il movimento No Tav – Terzo Valico con azioni tanto vigliacche.