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Coordinamento Studentesco

Coordinamento Studentesco

Siamo un collettivo di studenti e studentesse delle scuole superiori e dell’università, nato dalla necessità di sovvertire le criticità e le violenze del sistema capitalista e patriarcale, didecostruire le problematiche che caratterizzano il presente e di costruire un futuro migliore.

Il Coordinamento Studentesco di Alessandria nasce a Febbraio del 2022, a seguito della morte di tre studenti in alternanza scuola lavoro.

In questi due anni abbiamo attraversato luoghi culturalmente e politicamente indispensabili per la nostra città, e abbiamo intrecciato la nostra storia con quella di collettivi e movimenti che, come noi, sentono la necessità di creare una realtà nuova.

Siamo statɜ parte della resistenza che ha riconquistato la Casa delle Donne Transfemminista e Queer della nostra città, siamo scesɜ in piazza con Fridays For Future Alessandria e il Comitato Stop Solvay contro la distruzione e l’abuso dei territori, e abbiamo attraversato e reso anche nostro il Laboratorio Sociale di Alessandria, un cardine delle lotte intersezionali sul nostro territorio.

Vogliamo rendere trasversale la nostra lotta, tessere una rete tra studenti e studentesse del nostro territorio, consapevolizzarci sulle problematiche che ci circondano e trovare insieme mezzi, metodi, pratiche per risolverle.

Siamo convintɜ che non possa esistere giustizia sociale senza giustizia climatica, antirazzismo senza transfemminismo, antifascismo senza lotta di classe.
Vogliamo creare il conflitto politico che oggi tanto spaventa le classi dirigenti, e catalizzare processi collettivi che siano in grado di essere anticorpi in questo sistema malato.

Per fare tutto questo, per innescare la reazione a catena che può sovvertire le dinamiche attuali, abbiamo bisogno di essere in tantɜ, di gridare forte per fare breccia nel muro di silenzio creato dalle istituzioni.

Abbiamo bisogno di ribellarci alla repressione messa in campo dal Governo Meloni contro i migranti, le donne, le soggettività queer, le persone povere, gli studenti e le studentesse.

A partire da noi, da qui, vogliamo riprenderci lo spazio che ci è stato tolto e ricostruire una realtà a misura di tutti e tutte.

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Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara in occasione della festa della liberazione dichiara che “il 25 aprile è stata la liberazione da una dittatura. Fascista è oggi una certa estrema sinistra".
Nell’intervista rilasciata dal ministro, che riguarda la recente riforma scolastica da lui avallata, egli asserisce inoltre che nella scuola "devono tornare i doveri e che chi sbaglia deve pagare anche con lavori socialmente utili." 
Caro Valditara, il 25 aprile è, e sempre sarà, una giornata di lotta, di resistenza, l'anniversario della liberazione da una dittatura da cui questo governo fa molta fatica a dissociarsi pubblicamente. 
L'intento repressivo di questo governo che guarda al fascismo con ammirazione è sicuramente evidente nella riforma della scuola: sono previsti i lavori socialmente utili come punizione per una cattiva condotta, e non sono previste attività di sostegno psicologico. 
Questa riforma poi, continua Valditara nelle assurde dichiarazioni rilasciate sul 25 aprile, sarebbe l'intervento giusto per "cancellare i residui della cultura sessantottina". 
La cultura che il ministro vorrebbe definitivamente sradicare dai luoghi dell'istruzione è invece quella che lɜ studentɜ di tutta italia lottano ogni giorno per conservare e  migliorare, che permette ancora oggi agli studenti e alle studentesse di avere dei diritti, come la rappresentanza e le assemblee d'istituto. 
Dichiarazioni del genere in una giornata come il 25 Aprile sono spaventose e inaccettabili da una carica come quella di Valditara, e lasciano intuire molto sul modello educativo che il governo Meloni sta cercando di creare. Un modello autoritario e repressivo, dove le scuole diventano centri di smistamento elitari fra chi ha una buona condotta e chi invece merita solamente punizioni e dove inevitabilmente la salute mentale degli studenti e studentesse si colloca all'ultimo posto tra le priorità.
Siamo stufi e stufe di vedere l'operato del ministero dell'istruzione orientato verso la creazione di percorsi educativi che mirano all'esclusione e alla punizione.
🔻🔻 CONTINUA NEI COMMENTI 🔻🔻

Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara in occasione della festa della liberazione dichiara che “il 25 aprile è stata la liberazione da una dittatura. Fascista è oggi una certa estrema sinistra".
Nell’intervista rilasciata dal ministro, che riguarda la recente riforma scolastica da lui avallata, egli asserisce inoltre che nella scuola "devono tornare i doveri e che chi sbaglia deve pagare anche con lavori socialmente utili."

Caro Valditara, il 25 aprile è, e sempre sarà, una giornata di lotta, di resistenza, l`anniversario della liberazione da una dittatura da cui questo governo fa molta fatica a dissociarsi pubblicamente.
L`intento repressivo di questo governo che guarda al fascismo con ammirazione è sicuramente evidente nella riforma della scuola: sono previsti i lavori socialmente utili come punizione per una cattiva condotta, e non sono previste attività di sostegno psicologico.
Questa riforma poi, continua Valditara nelle assurde dichiarazioni rilasciate sul 25 aprile, sarebbe l`intervento giusto per "cancellare i residui della cultura sessantottina".
La cultura che il ministro vorrebbe definitivamente sradicare dai luoghi dell`istruzione è invece quella che lɜ studentɜ di tutta italia lottano ogni giorno per conservare e migliorare, che permette ancora oggi agli studenti e alle studentesse di avere dei diritti, come la rappresentanza e le assemblee d`istituto.

Dichiarazioni del genere in una giornata come il 25 Aprile sono spaventose e inaccettabili da una carica come quella di Valditara, e lasciano intuire molto sul modello educativo che il governo Meloni sta cercando di creare. Un modello autoritario e repressivo, dove le scuole diventano centri di smistamento elitari fra chi ha una buona condotta e chi invece merita solamente punizioni e dove inevitabilmente la salute mentale degli studenti e studentesse si colloca all`ultimo posto tra le priorità.

Siamo stufi e stufe di vedere l`operato del ministero dell`istruzione orientato verso la creazione di percorsi educativi che mirano all`esclusione e alla punizione.

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Venerdì 19 Aprile ci troviamo al Laboratorio Sociale in assemblea studentesca per confrontarci e organizzarci: il nostro territorio soffre una pressione ambientale allarmante da tempo immemore, siamo stanche e stanchi di doverci adeguare allo sfruttamento delle terre che viviamo in nome del profitto di pochi, e di dover sacrificare il nostro futuro e la nostra salute.
Gli ultimi giorni sono stati un punto di svolta nella storia di Alessandria e Spinetta Marengo: non solo sono emerse quantità di cC6o4 fuori dalla norma nei pressi del polo chimico Solvay (ora Syesnqo) ma sono anche stati rilevati quantitativi importanti nei pressi dell'istituto Volta di Alessandria.
L'evidenza di questi dati, oggi sotto gli occhi di tuttɜ, non è affatto una novità: realtà locali come il @comitatostopsolvay si mobilitano da anni al fianco della popolazione per portare alla luce le contraddizioni storiche del polo chimico di Spinetta Marengo, e per chiedere il riconoscimento di questo pericolo non solo da parte di chi vive il territorio, ma anche da parte di Istituzioni locali e non.
Oggi vediamo con chiarezza che le posizioni di Solvay, che da sempre si autoproclama a difesa del territorio, non sono state altro che misere bugie. Lo sono state sui giornali, nei tribunali, ma soprattutto lo sono state nelle classi delle scuole superiori: le innumerevoli conferenze tenute con gli alunni e le alunne dell'istituto Volta di Alessandria, in cui sono state millantate le opere di bonifica, sono state un tentativo di pulizia di immagine al pari del cambio di nome dell'ultimo periodo.
Non c'è prezzo che valga come la salute delle persone, come il futuro dellɜ più giovani, come la tutela del nostro territorio.
Ci rifiutiamo di sottostare a fuoriuscite incontrollate da questa fabbrica colabrodo: il tempo di risposta e di reazione delle istituzioni è stato fino ad oggi insufficiente, ci aspettiamo di più e di meglio.
Nella giornata del global climate strike, scegliamo di trovarci al Laboratorio Sociale in assemblea insieme al Comitato Stop Solvay, per aggiornarci e comprendere meglio, per organizzarci e mobilitarci a difesa del nostro territorio ma, soprattutto, del nostro futuro.

Venerdì 19 Aprile ci troviamo al Laboratorio Sociale in assemblea studentesca per confrontarci e organizzarci: il nostro territorio soffre una pressione ambientale allarmante da tempo immemore, siamo stanche e stanchi di doverci adeguare allo sfruttamento delle terre che viviamo in nome del profitto di pochi, e di dover sacrificare il nostro futuro e la nostra salute.

Gli ultimi giorni sono stati un punto di svolta nella storia di Alessandria e Spinetta Marengo: non solo sono emerse quantità di cC6o4 fuori dalla norma nei pressi del polo chimico Solvay (ora Syesnqo) ma sono anche stati rilevati quantitativi importanti nei pressi dell`istituto Volta di Alessandria.

L`evidenza di questi dati, oggi sotto gli occhi di tuttɜ, non è affatto una novità: realtà locali come il @comitatostopsolvay si mobilitano da anni al fianco della popolazione per portare alla luce le contraddizioni storiche del polo chimico di Spinetta Marengo, e per chiedere il riconoscimento di questo pericolo non solo da parte di chi vive il territorio, ma anche da parte di Istituzioni locali e non.

Oggi vediamo con chiarezza che le posizioni di Solvay, che da sempre si autoproclama a difesa del territorio, non sono state altro che misere bugie. Lo sono state sui giornali, nei tribunali, ma soprattutto lo sono state nelle classi delle scuole superiori: le innumerevoli conferenze tenute con gli alunni e le alunne dell`istituto Volta di Alessandria, in cui sono state millantate le opere di bonifica, sono state un tentativo di pulizia di immagine al pari del cambio di nome dell`ultimo periodo.

Non c`è prezzo che valga come la salute delle persone, come il futuro dellɜ più giovani, come la tutela del nostro territorio.
Ci rifiutiamo di sottostare a fuoriuscite incontrollate da questa fabbrica colabrodo: il tempo di risposta e di reazione delle istituzioni è stato fino ad oggi insufficiente, ci aspettiamo di più e di meglio.
Nella giornata del global climate strike, scegliamo di trovarci al Laboratorio Sociale in assemblea insieme al Comitato Stop Solvay, per aggiornarci e comprendere meglio, per organizzarci e mobilitarci a difesa del nostro territorio ma, soprattutto, del nostro futuro.
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EASTER TRASH PARTY
🔥 Siete prontɜ per la prima #trashparty dell'anno? 🔥
Vi aspettiamo domenica 31 Marzo per una serata fuori dagli schemi, come solo una Trash sa essere!
📆 Domenica 31 Marzo
🕙 Ore 22:00
‼️ ENTRATA A OFFERTA LIBERA

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🕙 Ore 22:00

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