
da radiondadurto.org
Stamattina, giovedì 22 settembre, alle 6.00 la Questura di Torino si è presentata a casa di Nicoletta Dosio, storica attivista e compagna No Tav, notificandole la misura cautelare degli arresti domiciliari, emessi dal gip Ferracane in sostituzione a quella dell’obbligo di dimora.
Già il 23 giugno Nicoletta aveva subito la misura di obbligo di presentazione quotidiana ai carabinieri di Susa, da lei mai ottemperata, e quindi aggravata dal 27 luglio, su ricorso del pm Rinaudo, con l’obbligo di dimora a Bussoleno. Pubblicamente la Dosio ha rigettato pure queste seconde misure restrittive, partendo in tour per l’Italia con “Io sto con chi Resiste”, il no sociale al referendum costituzionale.
A seguito di due segnalazioni di violazione da parte della polizia, tra le tante, è arrivata ora la nuova risposta repressiva dellaProcura di Torino, quella con l’elmetto. Dalle carte consegnate oggi a Nicoletta Dosio emerge, secondo i magistrati, come “ella abbia commesso reato nonostante avesse ben compreso il contenuto della misura cautelare e delle relative prescrizioni (che ha espressamente dichiarato di rifiutare), addirittura non presentandosi all’interrogatorio di garanzia fissato…” e “continuando a trasgredire”.
I No Tav hanno lanciato un primo appuntamento solidale, alle 19 di stasera, giovedì 22 settembre, sotto casa di Nicoletta, in via San Lorenzo a Bussoleno.
Nella mattinata di giovedì abbiamo raggiunto telefonicamente la stessa Nicoletta Dosio, dalla sua abitazione.