
Quelli con una buona memoria, gli attivisti dei comitati e chi segue assiduamente gli avvenimenti della lotta popolare contro il Terzo Valico si ricorderanno che dopo l’esaltante estate 2012 in cui per un mese vennero bloccati tutti gli espropri tentati da Cociv, fecero comparsa nelle quattro valli interessate dal progetto le famigerate trivelle per l’esecuzione dei sondaggi.
Scopriamo scartabellando gli oltre cento file recentemente mandati da cociv ai comuni piemonetsi, contenenti anche il piano cave, che si trattava di sondaggi necessari alla redazione del piano di utilizzo dei materiali da scavo e alla progettazione esecutiva del primo e secondo lotto dei lavori (diciamo che era stato abbondantemente intuito).
Ad un primo momento in cui le ditte incaricate da Cociv riuscirono ad eseguire i sondaggi seguì una fase di lotta che in Valle Scrivia ad iniziare dal blocco della trivella di Libarna durato continuativamente 17 ore notte compresa, arrivò alla due giorni di blocco ad Arquata Scrivia di una trivella nascosta dietro un capannone in via Del Vapore. Parallelamente a questo molti privati cittadini si videro offrire da Cociv laute ricompense per mettere a segno alcuni sondaggi su terreni privati e salvo rarissimi casi rispedirono l’offerta al mittente.
Guardando infatti il file intitolato “Indagini geologiche e geotecniche – Quadro di sintesi dei risultati” scopriamo che in Valle Scrivia sul versante piemontese era prevista nel periodo da Gennaio 2012 ad Aprile 2013 l’esecuzione di ben 41 sondaggi, ma non tutto è andato come avevano previsto. Infatti come si può ben vedere dal logo dell’articolo nella legenda delle mappe di Cociv è spuntata fuori una voce bizzarra: “Indagini non realizzate causa indisponibilità delle aree e/o ostruzionismo locale (NO TAV).”
Ma quanti sondaggi sono riusciti ad eseguire? Complessivamente 7 dei 41 previsti nei Comuni di Arquata, Serravalle, Novi, Pozzolo e Tortona.
Nel dettaglio, come si può vedere dalle cartine allegate in fondo, ad Arquata su undici sondaggi previsti ne sono stati eseguiti due, a Serravalle su undici previsti ne è stato eseguito solo uno, a Novi neppure uno dei quattro previsti, a Pozzolo solo due sui tredici previsti, mentre a Tortona sono andati a segno i due sondaggi previsti. Un po’ pochino ci sembra di capire e la ragione è tutta da ricercare nel solito mix vincente di mobilitazione del movimento e ostilità delle popolazioni locali ai signori di Cociv. Probabilmente, dopo i primi blocchi in Valle Scrivia è stato ordinato dall’alto di lasciar perdere, come per gli espropri, onde evitare ulteriori tensioni.
Anche in questa occasione si dimostra che lotta popolare e radicamento territoriale permettono di ostacolare abbondantemente i piani dei distruttori, anche se questo non gli ha impedito di presentare il progetto esecutivo del primo lotto e il piano di utilizzo dei materiali da scavo.
La domanda sorge spontanea: sono regolari quei documenti se su 41 sondaggi previsti ne sono stati eseguiti solamente 7? Potrebbe essere che le trivelle dovranno tornare per finire il lavoro, troveranno sicuramente buona compagnia.
P.S: Dove hanno eseguito tre dei sondaggi previsti (i due di Arquata e uno dei due di Pozzolo) oggi sorgono il Presidio No Tav – Terzo Valico di Arquata e Pozzolo. Sarà un po’ più difficile riuscire a farne altri.
Le Cartine di Cociv:
Arquata 1
Arquata 2
Arquata – Serravalle
Serravalle – Crenna
Novi 1
Novi 2
Pozzolo 1
Pozzolo 2
Pozzolo 3
Pozzolo 4
Tortona 1
Tortona 2