
Ieri sera si è svolta in Consiglio Comunale a Novi Ligure la discussione sulla mozione no tav – terzo valico presentata dal gruppo consigliare di Unità per Novi che raggruppa Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani e Sinistra Ecologia Libertà. Presenti ad ascoltare fra il pubblico una cinquantina di esponenti del comitato locale novese contro il tav – terzo valico. Come da copione il Sindaco Robbiano di targa PD, strenuo sostenitore dell’alta velocità, ha imposto alla sua maggioranza, non senza defezioni, di bocciare la mozione. Infatti oltre al voto favorevole dei Consiglieri Comunali Francesco Moro e Gianni Malfettani di Unità per Novi, vi sono state alcune astensioni di Consiglieri di Maggioranza che hanno innervosito non poco il PD locale. A riportare la discussione in linea con gli interessi del partito del tondino e del cemento ci hanno pensato i Consiglieri Vignoli e Motta del PD che in un’escalation imbarazzante di luoghi comuni hanno descritto le magnifiche ricadute che il Terzo valico avrà per la popolazione locale. Sarebbero stati sicuramente più apprezzati se avessero detto con onestà che il Terzo Valico non può essere messo in discussione visto che verrà costruito da Impregilo e visto che qualcuno la prossima campagna elettorale del Pd dovrà pur pagarla.
Dopo ampia discussione, la mozione è stata bocciata, ma la maggioranza del Sindaco Robbiano sembra perdere pezzi. Si tratterà ora di capire se la rottura consumatasi fra il PD e Unità per Novi, porterà questi ultimi ad uscire dalla maggioranza di governo e ricollocarsi all’opposizione. Certamente e non da ieri sera, l’argomento Terzo valico ha creato non poche tensioni all’interno della maggioranza di centrosinistra, con scambi di accuse reciproche sulle pagine dei giornali locali.
Intanto il comitato novese contro il Tav – Terzo Valico prosegue la mobilitazione vedendo crescere quotidianamente intorno al proprio lavoro il consenso dei cittadini novesi preoccupati per l’impatto devastante che l’opera avrà sulle loro vite. I novesi non sembrano per nulla persuasi dalle rassicurazioni del Pd locale, troppo impegnato a sedersi al tavolo delle compensazioni, a proporre osservatori di discussione sul modello valsusino a patto che si sia favorevoli alla costruzione dell’opera, a proporre improbabili modifiche del progetto.
Riportiamo alcuni video degli interventi di ieri e consigliamo di ascoltare le ragioni del PD espresse dal Consigliere Comunale Bruno “Cetto La Qualunque” Motta.
Franco Moro
Gianni Malfettani prima parte
Gianni Malfettani seconda parte
Andrea Vignoli
Concetta Malvasi
Franco Ciliberto
Bruno “Cetto La Qualunque” Motta prima parte
Bruno “Cetto La Qualunque” Motta seconda parte
La votazione