
Riportiamo il testo della mozione present
ata al Consiglio Comunale di Novi Ligure dal gruppo consigliare Unità per Novi (Sel, Prc, Pdci)
La mozione dovrebbe essere discussa il prossimo 20 Marzo e nel caso venisse approvata modificherebbe la posizione del Comune di Novi Ligure che si è sempre dichiarato favorevole alla realizzazione del Tav – Terzo Valico.
Interessante vedere cosa dovesse succedere nel caso venisse respinta essendo Unità per Novi parte della maggioranza di governo della città.
Ecco il testo:
MOZIONE SUL TERZO VALICO GENOVA-TORTONA
In merito al progetto di linea ferroviaria ad Alta Velocità- Alta Capacità Genova- Tortona, il gruppo consiliare di ‘Unità per Novi’, esprime quanto segue:
Visto
il pesante impatto che l’opera avrà sul nostro territorio come evidenziato, nel 2005, nella relazione dell’allora Assessore comunale Mallarino
Data
la presenza di una pesante cantieristica, che prevede un impiego di circa novecento persone solo a Novi senza adeguati servizi abitativi, sanitari e socio assistenziali, necessari per garantire una adeguata vivibilità delle città.
Stimato
l’alto costo dell’opera TAV/TAC Genova-Tortona, sommato all’incongruenza di una linea dove, come peraltro espresso in un’intervista dall’Amministratore Delegato di Trenitalia, Mario Moretti, è impossibile far coesistere un traffico merci ed un traffico passeggeri comune anche a tutte le altre tratte ad alta velocità.
Sottolineato
il non rispetto della normativa europea relativa alla necessità di assegnare la realizzazione dell’ opera ad una impresa scelta con gara europea al fine di contenere costi dell’opera stessa e all’efficienza con cui verranno svolti i lavori.
Valutata
la scarsa chiarezza con cui il Cociv gestisce la realizzazione dei lotti in relazione alle opere compensative richieste dai comuni e la mancanza di certezza sul rilancio del nodo ferroviario di San Bovo.
Viste
le delibere del Consiglio Comunale di Novi Ligure e del Consiglio Provinciale di Alessandria del 2005, in cui si dà parere favorevole all’ opera ‘terzo Valico’ subordinandolo alla realizzazione delle opere compensative prima dell’inizio dei lavori costruttivi della nuova linea ferroviaria.
Evidenziate
le indeterminatezze della fase di attuazione del progetto, che prevede l’inizio dei lavori senza una progettazione esecutiva; che i lavori riguardino solo il tracciato Genova –Tortona, senza certezze sul proseguio delle successive tratte, essendo spezzettate per lotti costruttivi e non finalizzati, con l’elevato rischio che l’opera non venga portata a termine integralmente, ma solo in alcuni tratti
Verificato
l’elevatissimo costo dell’opera, pari a 6,2 miliardi di euro, per 53 km di linea.
Considerata
la pesante crisi economica che il nostro Paese sta attraversando, pagata soprattutto dai ceti popolari, con notevoli tagli ai servizi ed elevati aumenti del costo della vita.
Vista
la necessità di utilizzare con parsimonia le poche risorse esistenti da impiegare verso progetti mirati allo sviluppo del paese, aventi al centro il lavoro e la salvaguardia del territorio,
Esaminata
attentamente la gestione economica del progetto dell’Alta velocità, facilmente permeabile alle infiltrazioni delle organizzazioni malavitose, come ampiamente dimostrato dal Libro scritto nel 1999 dal Giudice Ferdinando Imposimato e dai giornalisti Pisauro e Provvisionato, intitolato “Corruzione ad Alta Velocità”.
Considerate
le alternative al progetto “Terzo valico” concernenti il potenziamento delle linee merci esistenti, attualmente ben lontane dalla saturazione, con un traffico TEU in costante diminuzione, come le recenti statiche riportate dall’Autorità Portuale di Genova
Impegna
il Consiglio Comunale di Novi Ligure a riaprire la discussione sull’opera, cercando soluzioni alternative ed esprimendo contrarietà all’attuale progetto.