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Il volantino distribuito a Novi Ligure

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

VOGLIONO APRIRE I CANTIERI DEL TERZO VALICO: FERMIAMOLI!

 

E’ ormai dal lontano 1992 che si parla della realizzazione del terzo valico ferroviario, la linea ferroviaria Genova – Milano ad alta velocità (TAV), il cui costo complessivo ammonterà a 6 Miliardi e 200 Milioni di Euro.

Soldi che verranno presi dalle tasche dei cittadini che quotidianamente vedono peggiorare le loro condizioni di vita a causa della crisi economica  e sociale.

Soldi che verranno sottratti al trasporto pubblico locale che versa ormai in condizioni disperate, come ben sanno i pendolari che ogni giorno si recano al lavoro o a scuola su convogli inadeguati per numero, affidabilità e condizioni igieniche.

Soldi che serviranno per costruire un’opera inutile dai costi esorbitanti, utile esclusivamente ad arricchire le tasche di chi la costruirà e ad attirare gli appetiti della mafia e della ‘ndrangheta

 

Inoltre il terzo valico significherà la devastazione ambientale della nostra terra:

 

una galleria di 39 Km all’interno dell’Appennino dove diversi studi hanno appurato la presenza di rocce contenenti fibre di amianto, che quando sarà portato in superficie ci esporrà al rischio di contrarre tumori.

decine di cave sparse per la provincia che ospiteranno lo smarino (il materiale di risulta degli scavi) contenente fibre di amianto e rifiuti della lavorazione.

– falde acquifere compromesse e acquedotti inutilizzabili come accaduto nel Mugello, dove gli scavi delle gallerie TAV (ad opera di Impregilo, la stessa azienda che dovrebbe realizzare il terzo valico) hanno prosciugato torrenti e provocato frane, determinando un danno irreversibile per la biodiversità flora-fauna, processi di desertificazione, sollevamento di coltri di polvere che rendono insostenibili gli stessi insediamenti umani.

– il passaggio di oltre 500 camion al giorno per le strade della provincia, con i rischi che ne conseguono per la circolazione e per la vivibilità della nostra zona nei prossimi 20 anni.

 

L’intera Fraschetta, da Novi a Tortona passando per Pozzolo e Rivalta, verrebbe attraversata da chilometri di binari e gallerie artificiali per smistare il traffico da Genova verso Torino e Milano, compromettendo irrimediabilmente una zona da sempre a vocazione agricola, già provata dagli insediamenti di aree industriali e logistiche. Le cave di terra e ghiaia scavate negli anni saranno riempite con lo smarino (la terra di risulta degli scavi) che conterrà amianto e rifiuti della lavorazione, che andranno a peggiorare la già grave condizione di inquinamento del sottosuolo e delle falde acquifere.  Inoltre i camion necessari agli scavi congestioneranno ulteriormente il traffico all’interno di un sistema stradale già critico. Si prevedono abbattimenti di case e ripercussioni sul precario equilibrio idrogeologico della zona.

 

Nonostante questo, il Governo Monti e i Presidenti di Regione di Liguria e Piemonte hanno annunciato che a Marzo inizierà la costruzione dellopera con lapertura dei primi cantieri.

 

Fermarli tocca a noi, dobbiamo difendere la nostra terra, il nostro futuro e quello dei nostri figli da chi vuole distruggerlo. Il 22 Aprile del 2006 migliaia di persone manifestarono da Serravalle ad Arquata la loro opposizione al terzo valico. E’ il momento di farci risentire, di organizzarci per fermare lo scempio.

 

IL TERZO VALICO EUTILE SOLAMENTE A CHI LO COSTRUISCE!

FERMIAMOLO FINCHESIAMO IN TEMPO!

Movimento contro il TavTerzo Valico

            www.comitatiscrivia.it