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Violenza: percorsi di fuoriuscita al tempo della pandemia

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

L’emergenza sanitaria da Covid-19 ha aumentato il rischio di violenza di genere. I mesi di lockdown di questa primavera e l’imposizione nelle ultime settimane di nuove misure restrittive per far fronte all’aumento dei contagi hanno pesato e stanno pesando fortemente sulla vita delle donne, sotto tanti punti di vista. Compreso quello della violenza, esercitata per lo più tra le mura domestiche. Trovarsi forzatamente in casa con un partner violento, non poter aver accesso liberamente ai numeri antiviolenza, subire la perdita del lavoro con la conseguente rinuncia alla propria autonomia e alla propria indipendenza economica. Sono alcuni tra gli aspetti più critici dell’ultimo anno a cui i centri antiviolenza, tramite la propria azione sui territori, hanno continuato a far fronte.

In vista della data del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la Casa delle Donne di Alessandria vuole approfondire il tema, per aiutare tutt* a comprendere queste dinamiche sociali che ci riguardano come collettività. Ne parleremo con i centri antiviolenza me.dea di Alessandria e Trama di Terre di Imola, che ci aiuteranno a comprendere cosa sia cambiato nei mesi della pandemia in termini di numeri, accessi, richieste di aiuto e di modalità di lavoro, e con Luca Martini, autore che nei suoi libri ha raccontato il mondo dei centri antiviolenza italiani, aprendo una finestra su queste realtà protagoniste di un’azione di prevenzione e tutela delle donne fondamentale dal punto di vista sociale, ma ancora così poco riconosciuta.

Quando?
Venerdì 13 novembre alle 18.30

Dove?
In diretta sulla nostra pagina Facebook e sul nostro canale Youtube http://bit.ly/nonunadimenoAL