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3.5.2019 – Proiezione del documentario “The Death and Life of Marsha P. Johnson” a 50 anni da Stonewall

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

Con il primo appuntamento della rassegna “Indecoros* AL Pride – Un mese di orgoglio, lotta, (r)esistenza e liberazione alla Casa delle Donne!”, festeggeremo il 50esimo anniversario dei moti di Stonewall, grande momento di ribellione e rivendicazione delle soggettività LGBT*QI+.
Nella notte tra il 27 e il 28 giugno 1969 in un bar di New York, lo Stonewall Inn, lesbiche, gay, trans*, drag queen e queer si ribellarono alla violenza della polizia che aveva fatto irruzione nel locale. Gli scontri durarono fino alla sera del 2 luglio e portarono alla nascita del Pride e del moderno movimento di liberazione LGBT*QI+.
Venerdì 3 maggio alle ore 21 Non Una Di Meno Alessandria – Casa delle Donne renderà omaggio a due figure iconiche dei moti di Stonewall e attiviste del movimento di liberazione trans* e gay, Marsha P. Johnson e Sylvia Rivera, con la proiezione del documentario “The Death and Life of Marsha P. Johnson”.
Il film segue le indagini di Victoria Cruz, attivista trans del Progetto Anti-Violenza di New York, sulle tracce della verità che riguarda la morta sospetta di Marsha P. Johson, il cui cadavere fu trovato a galleggiare nel fiume Hudson pochi giorni dopo il Pride del 1992. La morte venne subito classificata dalla polizia come suicidio, nonostante sin dal primo momento tutti gli amici più cari di Marsha e le persone che la conoscevano protestarono accusando la polizia di negligenza. Secondo amici e familiari, infatti, non si sarebbe trattato di suicidio: impossibile, sostengono, poiché Marsha non aveva un singolo motivo per togliersi la vita.
Nel documentario le ricerche di Victoria Cruz si alternano a riprese e a immagini d’epoca come frammenti di vita e interviste a Marsha P. Johnson e a Sylvia Rivera, scene di proteste, rivolte e manifestazioni, a partire dai moti di Stonewall, accendendo i riflettori sulla drammatica e odierna piaga degli omicidi delle persone trans* negli USA (ma non solo). Perché se è innegabile che negli ultimi 50 anni diverse lotte e battaglie sono state vinte, è altrettanto vero che molte altre restano ancora da combattere e portare avanti con orgoglio e determinazione.