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Bloccati tre sfratti, così si combatte la guerra ai più deboli

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

Giovedì 4 ottobre le attiviste e gli attivisti del Movimento Per la Casa sono stati impegnati in tre picchetti contemporaneamente e grazie alla numerosissima partecipazione tutti e tre si sono conclusi con un rinvio.

Said e la sua famiglia, con tre figli minori, hanno ottenuto due mesi di tempo prima del prossimo passaggio dell’ufficiale giudiziario.
I loro problemi nel pagare l’affitto sono iniziati quando è mancato il lavoro ad entrambi i genitori. Ora hanno fatto richiesta per una casa popolare e speriamo che in breve tempo venga loro assegnata (anche se conosciamo le non celeri tempistiche di ATC); fino a quel momento il movimento difenderà il loro diritto a vivere tutti insieme sotto uno stesso tetto.

Gepi, sua moglie e i loro tre figli piccoli e Alessio e la sua famiglia hanno situazioni simili: tempo fa, dopo essere stati sfrattati dai loro alloggi e dopo aver aspettato invano per anni la casa popolare che spettava loro, hanno scelto, in mancanza di alternative, di occupare uno dei tanti alloggi di ATC lasciato colpevolmente vuoto ed in stato di abbandono. In questi appartamenti sono stati fatti grandi lavori di auto-recupero per renderli vivibili. Ad entrambe le famiglie è stato concesso un rinvio di solo un mese motivato dall’impossibilità dell’Agenzia Territoriale per la Casa di aspettare oltre e unito alle solite minacce: “la prossima volta è l’ultima, vi sbattiamo fuori”.
Dopo aver aspettato per anni una casa dovuta, dopo aver fatto la difficile scelta di occupare un alloggio popolare (che preclude l’inserimento nella lista di emergenza abitativa e per le case popolari), dopo aver speso tempo soldi e sudore nel metterlo a posto, dopo essere stati abbandonati da assistenti sociali e istituzioni, gli si vuole togliere anche l’unico tetto che possiedono.

Tra un mese saremo di nuovo a difendere queste famiglie e impedire l’esecuzione dello sfratto. Saremo ovunque potremo essere e ovunque ci sarà uno sfratto ci sarà un picchetto.

Finché la guerra ai poveri continuerà, fino a quando il Comune, l’assessore preposto e le varie istituzioni saranno inesistenti – come del resto è avvenuto negli ultimi dieci anni in questa città -, il Movimento Per la Casa non cesserà di lottare a fianco e in difesa dei più deboli e delle famiglie in difficoltà.

CASA PER TUTTI SFRATTI PER NESSUNO

Movimento per la Casa 

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria