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Settimana di mobilitazioni contro gli sfratti

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

In una città dove i conflitti sociali crescono giorno dopo giorno e l’Amministrazione Comunale non fa altro che balbettare e annaspare nel mare della crisi, quello che succederà da Venerdì non farà grande notizia. Non è una città normale quella dove centinaia di famiglie si trovano a vivere con il dramma di uno sfratto esecutivo. Come scrisse il Presidente delle case popolari in una delle tante invettive contro la Rete Sociale per la Casa, la propria abitazione rappresenta tutto: i propri ricordi, i propri affetti, un luogo sicuro dove riparare dopo le fatiche della giornata. A fronte di un assessore alla Casa, nonché Sindaco della città che sembra più interessato a scrivere inni improbabili per Alessandria, a vendere tutte le aziende municipalizzate per fare cassa e a privatizzare l’acqua, è invece normale che gli ultimi, quelli che la crisi la stanno pagando sulla propria pelle, decidano di organizzarsi per rivendicare i propri diritti.Venerdì mattina alle ore 9 Zineb, madre dalla dignità straordinaria di due figli piccoli, di cui uno disabile, rischia di essere buttata in mezzo alla strada dall’Ufficiale Giudiziario a causa della sua morosità incolpevole. Gli assistenti sociali dicono di non poter fare nulla, una cantilena ridondante che non fa che aumentare la rabbia delle famiglie in difficoltà. Zineb, lasciata sola dalle Istituzioni, affronterà questa giornata in compagnia di tanti altri che vivono il suo stesso dramma e che non sono disponibili ad accettare l’ennesimo atto di violenza. Venerdì mattina resisteremo allo sfratto, ci rifiuteremo di lasciare l’abitazione, rimanderemo indietro l’Ufficiale Giudiziario, denunceremo ancora una volta l’incapacità del Comune di Alessandria a fornire risposte adeguate nei confronti delle famiglie in difficoltà.Lo stesso copione si ripeterà Martedì mattina, quando un’altra famiglia si troverà a fronteggiare l’ufficiale giudiziario. Un’altra volta, un altro picchetto antisfratto. Le dita di tutti i consiglieri Comunali non basterebbero a contare quanti sono stati i nostri picchetti negli ultimi anni.Ad inizio Aprile scadranno i termini dell’ordinanza firmata dal Sindaco per la messa in sicurezza dello stabile di via Carlo Alberto 14. Come era ovvio aspettarsi di lavori neanche l’ombra e quindi dovrà seguire un’ordinanza di inagibilità del palazzo. In questo mese di tempo, avrà l’Amministrazione Comunale trovato una soluzione alternativa per gli abitanti della palazzina?Per verificarlo torneremo davanti al Comune Venerdì 9 Aprile al mattino, proprio sotto le finestre del Sindaco Fabbio. Chissà se anche questa volta deciderà di chiudere i cancelli del Comune e far schierare le forze dell’ordine a difesa del suo lussuoso palazzo. Chissà se anche questa volta rifiuterà di incontrarci. Ci auguriamo il contrario, il Sindaco dovrebbe sapere che se le soluzioni non le trovano loro, le abbiamo sempre trovate noi. Sarebbe una brutta grana se ci trovassimo costretti ad occupare uno dei tanti palazzi pubblici che vorrebbero vendere. Abbiamo solo l’imbarazzo della scelta, ma speriamo che prevalga il buon senso.

Rete Sociale per la Casa