Sono passati 8 anni dalle straordinarie giornate del G8 genovese, quando in centinaia di migliaia affermavamo, nelle strade di Genova, la necessità di un altro mondo possibile. In quella piazza abbiamo gioito e sofferto, pianto la morte di Carlo, abbiamo resistito alle violenze della polizia. Da quelle giornate, nasceva ad Alessandria una nuova esperienza sociale e politica, la nostra.

Il G8 non è più quello del 2001 che si apprestava a glorificare le magnifiche sorti progressive della globalizzazione neoliberista. Il vertice che si terrà quest’anno all’Aquila sarà il G8 al tempo della crisi della globalizzazione, della recessione, dell’imminente esplosione della conflittualità sociale di cui abbiamo avuto già un assaggio quest’anno.

Anche noi non siamo gli stessi del 2001, all’epoca un collettivo composto perlopiù da giovanissimi, che affrontavano le loro prime esperienze sociali e politiche. Al tempo del G8 della crisi, siamo quelli che si apprestano a festeggiare i 7 anni di occupazione del centro sociale Crocevia, che hanno conquistato da alcuni mesi, insieme ad altre sorelle e fratelli, la gestione dell’ex caserma dei Vigili del Fuoco, i “delinquenti” che negli ultimi anni hanno occupato una quindicina di case e resistito a decine di sfratti, conquistando per tante famiglie in difficoltà il diritto alla casa. Siamo quelli dell’Onda Studentesca che ha manifestato in migliaia per le strade di Alessandria e ha occupato la stazione FS nel giorno dell’approvazione della riforma Gelmini. Siamo i meticci che in centinaia abbiamo manifestato contro il razzismo l’8 Marzo. Siamo quelli delle battaglie in difesa dei beni comuni, dalla Val Lemme al Terzo Valico, fino al Bioetanolo.

Niente rimane quello che era e oggi siamo convinti che la contestazione al G8 dell’Aquila non possa che vivere nel cuore dei conflitti sociali costruiti in questi anni. Conflitti che parlano della capacità delle comunità locali di ritessere i fili della socialità ed opporsi alle imposizioni calate dall’alto. Esattamente quello che sta succedendo all’Aquila dove alle false promesse di Berlusconi sulla ricostruzione, si sta opponendo, in un crescendo quotidiano, la mobilitazione dei cittadini Aquilani. Noi siamo convinti che spetti a loro la decisione su cosa costruire all’Aquila nelle giornate del vertice del G8 e che nessuno debba calare manifestazioni dall’alto non decise e costruite dalla comunità locale. E’ con questo spirito che ci recheremo in centinaia a Vicenza nella giornata del 4 Luglio, giorno in cui la comunità vicentina proclamerà la propria indipendenza dagli Stati Uniti d’America riconquistando i terreni del Dal Molin. Il 4 Luglio saremo coi vicentini a fare quello che ci chiederanno, quello deciso dalle loro assemblee. La nostra campagna contro il G8 inizierà due giorni prima, il 2 Luglio. In quella giornata tenteranno nuovamente lo sgombero di una delle famiglie che abitano la palazzina di via Viora, luogo di cinque occupazioni abitative organizzate dalla Rete Sociale per la Casa. Insieme a loro, resisteremo alla violenza dello sfratto, con ogni mezzo necessario. Lo stesso faremo nella giornata del 10 Luglio bloccando per l’ennesima volta lo sfratto di una famiglia migrante in via Carlo Alberto. E come sempre non mancheremo di stupire nelle giornate del vertice dell’Aquila, dando il nostro contributo alle contestazioni al G8 diffuse in tutto il territorio nazionale.

Contro il G8 della crisi, ci riprenderemo diritti, casa e reddito per tutti!

Verso il prossimo autunno che sarà rovente…

Le mobilitazioni in sintesi:

Giovedì 2 Luglio

Se lo sfratto è legge, resistere è giustizia

Tutti in via Viora alle ore 8,00 per un picchetto antisfratto

Sabato 4 Luglio

Difendere la terra per un domani senza basi di guerra

Tutti a Vicenza alla giornata di Indipendenza contro il Dal Molin

Partenza in pullman alle ore 7,00 da Piazza Garibaldi x info dirittiglobali@tiscali.it

Venerdì 10 Luglio

Contro il G8 della crisi, casa per tutti

Tutti in via Carlo Alberto alle ore 8,00 per un picchetto antisfratto

E molto altro…

Centro Sociale Crocevia

Rete Sociale per la Casa

Collettivi Universitari Onda Anomala

Studenti in Movimento

Polisportiva Antirazzista Uppercut

 

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