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Alessandria la grande sorella

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

Si è svolto questa sera il consiglio comunale per approvare il regolamento della videosorveglianza riguardante il funzionamento e le modalità di accesso alla control room che dovrebbe gestire cento telecamere installate per la città. Un enorme investimento che fa di Alessandria la grande sorella d’Italia, come ribattezzata in un ampio servizio che il tg1 ha fatto sull’argomento. Cento telecamere utili esclusivamente a incrementare la produzione di paura in una città considerata “sicura” dalle stesse istituzioni e utili a incrementare il controllo sociale sulla vita delle donne e degli uomini che vivono quotidianamente la città. A movimentare il consiglio comunale si sono presentati gli attivisti del centro sociale crocevia, armati a loro volta di telecamere nonostante un’ordinanza del Sindaco impedisca di filmare i lavori del consiglio. Come volevasi dimostrare i solerti politici decisi a spiare la vita di 100.000 cittadini si sono violentemente schierati contro chi stava filmando il loro reality “l’isola dei pagliacci”. Gli attivisti hanno anche esposto dal loggione un grande striscione con scritto no controllo. Dopo la sospensione del consiglio comunale, solo a tarda notte il regolamento è stato approvato con il voto bipartisan di Pdl e Pd e un solo voto contrario. Le chicche della serata sono state le numerose provocazioni del presidente del consiglio comunale leghista Grassano e un consigliere comunale di maggioranza che ha ripetutamente fatto il dito medio all’indirizzo degli attivisti come si può vedere dal filmato.
Chi pensa che la partita si chiuda questa sera si sbaglia di grosso.