
Un grande lettore dei classici della letteratura ottocentesca, fortemente influenzato dal cantautorato italiano di De André, Gaber e Guccini con cui condivide anche le radici emiliane. Quello di Alessio Mariani, alias Murubutu, non è esattamente il profilo che ci aspetteremmo da uno dei più importanti protagonisti della scena rap underground italiana. Eppure, sono stati proprio gli stimoli del suo lavoro come professore di filosofia in un liceo e la sua originalità nella ricerca dei contenuti a renderlo uno dei rapper più apprezzati del Paese.
I suoi racconti rap ci insegnano che lo sforzo di essere coerenti con la propria personalità, spesso, paga. “Credo che del rap sia importante studiare le tecniche – spiega – ma anche saper sviluppare una ricerca autonoma rispetto ai contenuti.” Cosa che la scena italiana, intrisa di riferimenti culturali dell’hip hop americano, fatica a fare. Ed è proprio questo, secondo Murubutu, il suo unico difetto.
“Il rap ha tutti i numeri per essere il nuovo cantautorato – commenta – Ne ha ereditato il vitalismo e la capacità di raggiungere le nuove generazioni. La scena, però, è ancora troppo modaiola e derivativa e non è ancora stata in grado di affrontare una riflessione seria sui contenuti.”
Per il resto, il professore del rap è molto ottimista. “La scena underground italiana – assicura – è un bacino di creatività immenso, con tantissime correnti e contaminazioni varie ed articolate. Una scena che, certo, vive del suo legame con le radici, ma che inevitabilmente si alimenta anche del successo mainstream di questo genere musicale.”
“L’uomo che viaggiava nel vento e altri racconti di brezze e correnti” è il suo ultimo album, pubblicato nel 2016 dall’etichetta Irma Records. E’ un concept composto da 14 brani ricchi di suggestioni, riferimenti e citazioni letterarie e filosofiche in cui Murubutu dà il meglio delle sua note abilità di storyteller.
Alessio Mariani ci racconta delle storie, ma le usa per descrivere la realtà. “Voglio raccontare tante epoche non riconducibili direttamente a questa. Mi interessa raccontare l’uomo contemporaneo attraverso la rilettura di tante fasi storiche.”
Murubutu sarà in concerto ad Alessandria sabato 26 maggio al Laboratorio Sociale in via Piave 63.
Con lui sul palco, Claver Gold e gli alessandrini Seri-Al Rappers e SDP Production.
Ascolta l’intervista a Murubutu
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