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In undici a processo per la contestazione al convegno della Romano. Complici e solidali

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

Era il 29 ottobre dell’anno scorso e nonostante Cociv fosse stato travolto dal peggior scandalo della sua storia con l’arresto del suo gruppo dirigente, il commissario governativo per il Terzo Valico decideva di dar vita all’open space tecnology, un convegno in cui discutere come utilizzare i 60 milioni di euro di compensazioni per la realizzazione dell’opera. Persino alcuni Sindaci consigliarono al commissario di rinviare l’iniziativa ma la sua smisurata mania di grandezza la fece tirare dritto nonostante il movimento avesse annunciato pubblicamente che avrebbe contestato l’iniziativa. Per ripercorrere cosa accadde quel giorno rimandiamo all’articolo de Il Manifesto di Marco Vittone ed al servizio video realizzato da Stefano Bertolino per fanpage.

 

 

Ci teniamo solo a sottolineare come una gestione a dir poco improvvisata dell’ordine pubblico e le manganellate dispensate in quella giornata causarono diversi feriti. Feriti che causarono a loro volta una reazione determinata della piazza.

Ora, a distanza di neppure un anno dai fatti, la Procura della Repubblica di Alessandria ha inviato ad undici No Tav l’avviso di conclusione delle indagini. A tre di loro viene addebitato di essere stati i promotori della contestazione ed il reato di manifestazione non autorizzata. Ad otto viene contestato il reato di resistenza ed a due di questi anche quello di lesioni.

Inutile dire che siamo complici e solidali con tutti loro e che non mancheremo di fargli sentire la vicinanza del movimento tutto. Al di là di ciò che sentenzieranno i tribunali noi sappiamo bene che il 29 ottobre del 2016 andò in scena l’ennesima giornata di resistenza alla costruzione di un’opera pubblica inutile dannosa per l’ambiente e la salute di tutti. Tutti quelli che condividono questo punto di vista e che sappiamo essere in molti possono fare un gesto importante decidendo di contribuire alle spese legali di chi ama e difende la propria terra dalla devastazione del Terzo Valico.