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Riprendono le mobilitazioni studentesche in Alessandria

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

Lunedì mattina in molte città italiane sono ricominciate le scuole, ma per chi pensava che nulla sarebbe cambiato rispetto agli anni precedenti, ci sono grandi novità: classi sovraffollate, migliaia di precari senza più un posto di lavoro, carenza di insegnanti di sostegno, mancanza di fondi per i laboratori, per non parlare del tetto del 30%, che impone un numero massimo di studenti migranti in ogni classe.

Tutto questo è merito della tanto discussa e contestata riforma Gelmini, approvata dal Governo due anni fa, ma di cui in realtà, solo ora si iniziano a vedere realmente i disastrosi frutti.

Frutti che crescono a vista d’occhio anche in una piccola realtà di provincia come Alessandria: già nei primi giorni di scuola si parla di studenti disabili senza insegnanti di sostegno, di aule costrette a contenere 30, 35 studenti contemporaneamente, cosa che ovviamente, oltre ad essere piuttosto scomoda, rende ‘insegnamento, già di per sé discutibile, ancor più distaccato e difficoltoso; di indirizzi di studio, ne è un esempio il liceo linguistico Saluzzo-Plana, in cui viene eliminata la possibilità di scegliere quale lingua studiare a causa della carenza di docenti, di laboratori, come nel caso dell’istituto Volta, che rischiano di essere chiusi o che comunque non potranno più fornire i servizi esistenti fino all’anno scorso.

In un periodo in cui gli enti locali stanno tentando di vendere tutto il vendibile ad imprenditori privati pronti a far profitto (basti guardare a cosa sta accadento all’ATM, l’azienda municipale che si occupa del servizio pubblico di autobus in Alessandria) la scuola pubblica rischia sempre più chiaramente di crollare sotto il peso di aule troppo affollate, costringendo i più abbienti ad iscriversi ad istituti privati (ormai apertamente finanziati dallo Stato) e tutti gli altri ad accontentarsi di istituti che cadono a pezzi, al cui interno vigono razzismo e disinformazione.

Da alcuni giorni il tema della scuola è tornato in primo piano su tutti i telegiornali nazionali con proteste e manifestazioni da parte di studenti e precari e questa mattina anche i giovani dei collettivi studenteschi di Alessandria hanno deciso di tornare all’attacco, dandosi appuntamento fuori dagli istituti con volantini e striscioni su cui si leggeva “Gelmini: nemico pubblico! Ribellarsi subito!” per convocare la prima grande assemblea in cui verranno decise le prossime mobilitazioni. L’assemblea si terrà giovedì 16 settembre alle ore 15.00 presso il centro sociale Crocevia.