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Il diritto all’abitare è un bene comune. Appello per una settimana di mobilitazione.

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

Siamo ormai arrivati ad una vera e propria emergenza. La crisi finanziaria si sta trasformano sempre di più, giorno dopo giorno, in una vera crisi sociale.

Gli sfratti subiti dalle famiglie in difficoltà aumentano esponenzialmente, oltre 800 sono le famiglie in graduatoria per vedersi assegnata una casa popolare, gli assistenti sociali continuano a rispondere che non vi sono soldi per aiutare le persone in difficoltà, decine di case popolari aspettano da anni di essere ristrutturate e assegnate alle famiglie bisognose, il patrimonio pubblico viene svenduto ai privati invece di essere riconvertito.

Eppure vediamo nuovi quartieri crescere come funghi, i soliti palazzinari guadagnare centinaia di migliaia di euro in operazioni di speculazione edilizia, migliaia di case di proprietà di gruppi immobiliari lasciate vuote per determinare un continuo aumento del costo degli affitti che incidono ormai per oltre il 50% su uno stipendio normale di 1000 euro.

Le Istituzioni balbettano, le promesse di convocazione di un tavolo sull’emergenza abitativa da parte del Prefetto non hanno avuto seguito, il Sindaco di Alessandria, dopo aver dichiarato in Consiglio Comunale che considera la Rete Sociale per la Casa un interlocutore, sembra essersene dimenticato e non ha promosso nessun tavolo di trattative.

Intanto le vite di centinaia di famiglie nella sola Alessandria, sono minacciate di essere sfrattate o sgomberate. Perdere la casa significa molto di più di quattro mura, significa la perdita della dignità, della possibilità di guardare al futuro per se, ma cosa ancora più grave per i propri figli.

E’ a partire da questo che ha iniziato il suo lungo cammino la Rete Sociale per la Casa, nell’intenzione di restituire dignità alle persone a cui le Istituzioni vorrebbero toglierla, nella convinzione che solo collettivamente e dal basso è possibile far valere i più elementari diritti oggi calpestati.

Quello che sta per succedere ci dice che il livello di conflittualità sociale potrebbe aumentare fino ad esplodere in pochi mesi. E noi siamo da sempre convinti che il conflitto sociale sia il sale di una democrazia sempre meno capace di rispondere ai bisogni collettivi.

Con la fine dell’estate il rito macabro degli Ufficiali Giudiziari che bussano alle porte per eseguire le sentenze di sfratto ha ripreso il suo ritmo costante. Un rito reso ancora più grottesco dalla mancanza di soluzioni alternative per le famiglie. Sembra suonare così questa storia: noi buttiamo te e la tua famiglia fuori casa ma non siamo in grado di proporre nessuna alternativa, intanto di ponti sotto cui ripararsi la città è fornita.

A partire da questa vera vergogna cittadina, la città di sotto, quella che non ha perso la voglia di lottare e ribellarsi alle ingiustizie, lancia una nuova settimana di mobilitazione per il diritto all’abitare.

Venerdì 24 Settembre alle ore 8,00 in Via Viora, picchetto antisfratto per difendere cinque famiglie auto assegnatarie di abitazioni che erano lasciate abbandonate dall’ATC e utilizzate come magazzini.

Lunedì 27 Settembre, in contemporanea con il Consiglio Comunale, fiaccolata per il diritto alla casa. Ritrovo alle ore 20 e 30 alla palazzina di Via Carlo Alberto 14, che si troverà sotto sfratto tre giorni dopo, fino a raggiungere Palazzo Rosso.

Giovedì 30 Settembre alle ore 8,00 in via Carlo Alberto 14, picchetto antisfratto per difendere quindici famiglie con lo sfratto esecutivo.

I picchetti antisfratto saranno determinati ad impedire, con ogni mezzo necessario, che le famiglie si ritrovino a vivere in mezzo a una strada.

La fiaccolata a cui parteciperanno donne, uomini, giovani, anziani e bambini avrà lo scopo di portare sotto palazzo Rosso, le voci cariche di rabbia degna delle famiglie sotto sfratto.

A tutte le organizzazioni sociali, ai centri sociali, ai sindacati di base, al mondo dell’associazionismo, alle reti antirazziste, ai movimenti in difesa dei beni comuni, ai movimenti di lotta per la casa piemontesi, ai singoli cittadini, chiediamo di unirsi a questa battaglia per la dignità.

Reddito e casa per tutti, sfratti per nessuno!

Se lo sfratto è legge, resistere è giustizia!

Rete Sociale per la Casa

Via Piave 65 Alessandria