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Case subito o occupiamo tutto

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

E’ tornata a manifestare questa mattina davanti all’ingresso del Comune di Alessandria la Rete Sociale per la Casa. Una settantina fra famiglie e attivisti a sorreggere un grosso striscione che riportava la scritta: “Stanchi di essere invisibili, o ci date le case o occupiamo tutto”. In molti indossavano anche le maschere bianche degli invisibili, a testimoniare che le Istituzioni continuano a far finta di non vedere che centinaia di persone si trovano ad affrontare il problema della casa. Fra pochi giorni scade l’ordinanza conquistata dagli attivisti che obbligava la proprietà di Via Carlo Alberto 14 ad eseguire i lavori di manutenzione straordinaria. Una palazzina degli orrori affittata da proprietari senza scrupoli a ventiquattro famiglie, la stragarande maggiornaza cittadini migranti, alcuni di questi hanno rischiato la vita a causa delle esalazioni da monossido di carbonio. Di lavori neanche l’ombra e quindi dovrà seguire un’ordinanza di inagibilità con conseguente sgombero. Ad oggi il Comune non ha fatto sapere nulla su quale sarà la destinazione per le famiglie che verranno sfrattate, o saranno case popolari per tutti o le famiglie e gli attivisti libereranno dall’abbandono uno dei tanti palazzi pubblici che l’amministrazione vorrebbe svendere sul mercato immobiliare privato. Insieme agli abitanti di via Carlo Alberto, moltissime famiglie con lo sfratto esecutivo che hanno ancora un tetto sopra la testa grazie ai picchetti antisfratto organizzati dalla Rete per la Casa. Famiglie che o si vedranno asseganta una casa di emergenza tramite la graduatoria delle emergenze abitative o sono determinate a liberare una delle tante case popolari che vengono lasciate colpevolmente vuote dall’Agenzia Territoriale per la Casa.

Alla richiesta di incontro con il Sindaco è stato risposto facendo schierare Polizia e Carabinieri davanti all’ingresso del Comune, per evitare come lo scorso primo marzo, che decine di persone spostassero la manifestazione all’interno del Palazzo Comunale. Nessuna risposta da parte di Fabbio, nessun incontro, un atteggiamento arrogante che il primo cittadino pagherà molto caramente. Tutti sanno che se le soluzioni non verranno trovate dal Sindaco, nonchè Assessore alla casa, ci penseranno direttamente le famiglie a trovarsi una sistemazione dignitosa.

Contemporaneamente alla manifestazione davanti al Comune altri venti attivisti si trovavano a Montecastello, un piccolo paesino a una ventina di chilometri da Alessandria, per un picchetto antisfratto. Ad essere in difficoltà questa volta una famiglia italiana. L’Ufficiale Giudiziario non si è proprio presentato all’appuntamento, ufficialmente per una dimenticanza. I proprietari di casa hanno pensato bene di farsi giustizia da soli, cercando di aggredire con bastoni e mattoni gli attivisti della Rete, che vista la superiorità numerica sono riusciti a far riportare la calma senza che la situazione degenerasse ulteriormente.

I messaggi della Rete Sociale per la Casa sono stati più cari che mai questa mattina. Proseguiranno i picchetti antisfratto, ricominceranno le occupazioni di case popolari, uno dei tanti palazzi pubblici abbandonati potrà diventare la nuova casa degli abitanti di via Carlo Alberto 14. Sempre che le Istituzioni non trovino soluzioni alternative, ma se ci dovessimo scommettere punteremmo sul fatto che la primavera si annunci rovente e piena di grattacapi per il Sindaco Fabbio.

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