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Alessandria – Famiglie in emergenza abitativa occupano palazzina

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

Oggi pomeriggio, intorno alle ore 15, famiglie in emergenza abitativa con lo sfratto esecutivo pendente sopra le proprie teste, hanno occupato una grande palazzina di proprietà del Demanio in via Piacenza. Insieme a loro gli attivisti della Rete Sociale per la Casa e le famiglie della palazzina di via Viora e di via Carlo Alberto 14. Una settantina di persone in tutto che hanno liberato dall’incuria e dall’abbandono una struttura abbandonata da circa quindici anni.

La struttura è suddivisa in due ali con ingressi indipendenti. Nella prima ala sono presenti tre appartamenti, mentre nella seconda altri due appartamenti e camerate grandissime che erano gli uffici della Marina Militare. Lo stato di conservazione dell’immobile è buono, nonostante sia abbandonato da molto tempo. Una decina di giorni di lavoro e i primi tre appartamenti, un tempo abitati dagli ufficiali della Marina, verranno resi abitabili.

Come vicini di casa, l’ufficio immigrazione della Prefettura di Alessandria e proprio di fronte alla struttura un grande albergo anch’esso chiuso e abbandonato.

Le Forze dell’Ordine intervenute e i primi contatti, hanno fatto capire che Lunedì potrebbe essere il giorno in cui si apriranno possibili trattative fra la Rete Sociale per la Casa e il Prefetto di Alessandria, essendo la struttura demaniale.

La Rete per la Casa chiede che la palazzina venga aquisita dal Comune di Alessandria o dalla Provincia, esattamente come sta accadendo per la Caserma Valfrè, per trasformarla in alloggi popolari per far fronte alla grave emergenza abitativa che sta attraversando la città.

Nessuno è disponibile a lasciare l’occupazione se non usciranno in cambio case popolari per le famiglie con lo sfratto esecutivo, impegni precisi per le famiglie di Via Carlo Alberto 14 e la regolarizzazione delle famiglie occupanti la palazzina Atc di via Viora.

Quello che si chiede è di poter aprire una discussione a 360 gradi, che parta dal principio del passaggio da casa a casa e dal blocco degli sfratti esecutivi sul territorio comunale e provinciale.

Domani alle ore 15 si terranno all’interno dello stabile i festeggiamenti del sessantacinquesimo anniversario della liberazione dal nazi fascismo. Festeggiamenti non rituali all’interno di un’occupazione abitativa fatta per riprendersi diritti negati come quello all’abitare. Ora e sempre resistenza, come si legge in uno degli striscioni calato dalle finestre del primo piano.

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