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“Si può ridere di tutto”

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

“Si può ridere di tutto. Sul fatto che poi qualcuno si offenda, viviamo in un periodo, come piace definirlo a me, di “Pride permanente”: ciascuno è orgoglioso di qualcosa quindi tutti si offendono di tutto. A qual punto, perciò, “tana libera tutti”. I comici fanno solo battute, anche la battuta più feroce è soltanto una battuta. Non è una missile, non è una pallottola, non è un coltello…”
A parlare – in un’intervista che trovate nella versione audio integrale al fondo della pagina – è Saverio Raimondo che dice di sé “Sono un comico. Ma questa non è una battuta” e che è stato definito “L’unico stand up comedian italiano che sembra vero”.

Un comico senza maschera e senza la rete del canovaccio – tipiche della tradizione italiana – , che parla anche dei propri pensieri più intimi e controversi e lo fa con una scrittura comica molto precisa. Uno stile mutuato dalla comicità americana e anglossassone che fino a pochi anni fa era totalmente estraneo alla cultura italiana e che, a partire dal web, dopo aver preso piede a Roma con “Satyriasi”, si è diffuso in tutta Italia grazie all’attività dei singoli comedian e grazie anche a quei locali che hanno deciso di dare spazio a questa comicità.
Un genere che ha dalla sua un linguaggio più libero, più contemporaneo, che non ha paura di provare a far ridere (e ragionare) anche su temi “forti”.
“La satira è un filtro attraverso il quale vedere una realtà altrimenti accecante. Se i tempi sono bui, la luce dalla satira aiuta – dice ancora Raimondo – Credo anche che la satira possa avere in qualche modo la missione di attaccare la stupidità umana. Perché all’illegalità ci pensa la legge, ma alla stupidità non ci pensa nessuno. Sta alla satira fustigare gli sciocchi”.

A pochi giorni dall’anniversario della liberazione dell’Italia dal nazifascismo non potevamo non chiedergli da cosa, oggi, secondo lui, dovremmo essere liberati: “La liberazione dal nazifascismo non è ancora finita. Vediamo ancora oggi un ritorno (o meglio un reflusso gastroesofageo) del nazifascismo un po’ il tutto il Mondo anche quando non si chiama con quel nome ma le idee sono assolutamente un calco di quelle dell’epoca. La liberazione è sempre in corso…”

Saverio Raimondo ci aspetta venerdì 27 aprile al Laboratorio Sociale, in via Piave 65, ad Alessandria, alle 21.

Ascolta l’intervista a Saverio Raimondo

Autrici Lucia Tolve e Giulia Gastaldo

ph. Comedy Central News