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In 37 a processo per il blocco degli espropri di Trasta del 10 luglio 2013

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

“Poi c’erano le altre lotte: quella contro il Terzo Valico era cresciuta forte, tra espropri impediti, acquisti collettivi di terreni, inaugurazioni di presidi, abbattimenti di recinzioni, e battaglie, come la battaglia di Trasta del 10 luglio 2013, ore di fronteggiamenti tra centinaia di No Tav e forze dell’ordine, l’equivalente ligure della battaglia del Seghino, e anche là fogli di via agli attivisti, e inchieste che svelavano la presenza della ‘ndrangheta nella valle, e documentari, e libri. Era appena uscito Terzo Valico. L’altra Tav, di Mauro Ravarino.”

Così Wu Ming 1 nel suo Un viaggio che non promettiamo breve racconta la battaglia di Trasta, quella che nell’immaginario del movimento si ricorda con “il 10 luglio a Trasta” ad un anno esatto dalla prima giornata di mobilitazione contro gli espropri avvenuta sempre il 10 luglio dell’anno precedente a Libarna.

Fu una giornata straordinaria che riuscì ad impedire l’esecuzione di alcuni espropri nonostante il Cociv si fosse fatto accompagnare per l’occasione da decine di poliziotti. Una giornata in cui il movimento espresse tutta la sua forza e contro cui si scagliò ben presto la vendetta delle Istituzioni. Tredici giorni dopo vennero notificati dieci fogli di via da tutti i Comuni liguri interessati dalla costruzione del Terzo Valico nei confronti di dieci attivisti piemontesi del movimento. E nei giorni scorsi, dopo oltre quattro anni, sono state chiuse le indagini da parte della Procura di Genova che ha deciso di rinviare a giudizio ben 37 persone con l’accusa di resistenza ed interruzione di pubblico servizio. D’altronde “la vendetta è un piatto che si serve freddo” come vuole l’adagio.

A tutti loro va la solidarietà incondizionata del movimento. Non sappiamo che cosa deciderà il Tribunale di Genova. Sappiamo però che il 10 luglio fu una giornata di lotta meravigliosa contro la costruzione di un’opera inutile e pericolosa per la salute di tutti.
In ogni caso nessun rimorso.