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Tre sfratti bloccati, verso il 6 Ottobre

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

È giunto Settembre senza che nemmeno l’estate abbia dato respiro a chi lotta ogni giorno per poter tenere un tetto sulla propria testa e quella dei propri figli; ne è prova il fatto che da quando la nuova giunta si è insediata in Comune, sono oltre 10 gli sfratti bloccati dal Movimento per la casa.

Solo in questa settimana sono stati tre gli sfratti rinviati, quindi tre le famiglie che sono riuscite a non vedere distrutta la serenità costruita con sacrificio e determinazione, già incrinata dall’ansia di vedere periodicamente l’Ufficiale Giudiziario suonare alla porta per eseguire lo sfratto.

C’è chi si ostina a chiamare “abusivi” quelle che sono semplicemente famiglie: uomini, donne e bambini.
Le storie di queste famiglie sono semplici e sempre molto simili fra loro: la serenità di un lavoro per pagare l’affitto o il mutuo, la routine dei bimbi a scuola e di ogni vita normale, compromessa dalla perdita di quel lavoro già precario, sottopagato, magari in nero; e così l’inizio di un incubo, i soldi che mancano, la vita che cambia, il padrone di casa impietoso, la trafila giudiziaria dello sfratto, i passaggi dell’Ufficiale Giudiziario, la spasmodica ricerca di una nuova sistemazione.

Tutto ciò ad un certo punto, dopo mesi, anni di attesa nelle liste per la casa popolare, si traduce in uno scatto di dignità che porta ad occupare un alloggio, un appartamento vuoto da talmente tanto tempo che è distrutto, senza porte, finestre o impianto elettrico.

Inizia così la ristrutturazione, che comporta fatica, olio di gomito e tempo per sistemare quell’alloggio colpevolmente lasciato nell’incuria e nel degrado da parte di ATC o del demanio militare o di qualche altra istituzione padrona di migliaia di immobili abbandonati.

“Abusivi” è un termine dispregiativo, umiliante che banalizza e toglie la dignità a chi vive questa situazione assurda di precarietà della vita e bisogna che, chi ne ha il dovere istituzionale decida di trovare soluzioni reali, perché le soluzioni, dalla parte della legge esistono, ci sono.

Per questo il 6 Ottobre il Movimento per la Casa andrà a bussare alla porta di Palazzo Rosso: per pretendere soluzioni dignitose e per mostrare che c’è solo voglia di riscatto e speranza nei gesti di chi lotta per il diritto ad avere un tetto sopra la testa, per il diritto all’abitare!

6 Ottobre, ore 10, manifestazione sotto Palazzo Rosso.

Casa per tutti, sfratti per nessuno!

Movimento per la Casa