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Cantieri del Terzo Valico deserti. Come ci dispiace

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

L’anno che sta per volgere al termine non si poteva che concludere con l’ennesima buona notizia. I cantieri del Terzo Valico sono quasi tutti praticamente fermi per una serie di motivazioni diverse. A Fraconalto e a Cravasco per il ritrovamento di amianto come si evince dal sito dell’osservatorio ambientale. Non se la passano meglio i cantieri di Arquata, Serravalle, Novi e Voltaggio dove la situazione di confusione a seguito dei copiosi arresti riguardanti il Cociv e le ditte subappaltatrici ha generato il caos. Si vocifera che starebbero per arrivare centinaia di licenziamenti essendo in bilico i contratti di subappalto come testimoniato dalle prime avvisaglie sul fronte genovese. Si rincorrono anche voci di bocca in bocca sulla fine dei soldi immediatamente disponibili e spendibili, ragione per cui anche le pochissime ditte subappaltanti che non hanno subito gli arresti avrebbero a loro volta fermato i lavori. Per la serie il Terzo Valico porta lavoro qui da noi, hanno riattraversato La Manica anche gli operai specializzati che si occupavano del funzionamento della “talpa” a Novi Ligure. Non parlavano in dialetto novese ma uno spettacolare inglese e irlandese provenendo da quelle terre lontane.

Grande la confusione sotto al cielo del Terzo Valico fra arresti, cantieri chiusi, licenziamenti ed invocati commissariamenti.

Avevamo previsto tutto e abbiamo fatto la nostra parte affinché si arrivasse a questa situazione. Non mancheremo di brindare anche a questo nelle feste che stanno arrivando.