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Scibona chiede in Senato di intervenire sulla Prefettura di Alessandria

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

dal profilo fb di Marco Scibona Cittadino in Senato

Qualche giorno fa avevo posto due questioni sul Terzo Valico, dopo che in rete erano comparse le intercettazioni dell’operazione Amalgama e scattati i primi arresti, ovvero le vicende connesse alla Prefettura di Alessandria e la necessità di uno stop nei cantieri incriminati con l’istituzione di una commissione tecnica che potesse verificare la bontà delle opere fino a qui realizzate.
Ho fatto un analogo ragionamento in Aula al Senato e annunciato la presentazione di due interrogazioni.

Ecco qui testo e video dell’intervento:

SCIBONA (M5S). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
SCIBONA (M5S). Signor Presidente, nel weekend in rete sono state pubblicate le ordinanze di misura cautelare scaturite dall’indagine Amalgama delle procure di Roma e di Genova (la questione Terzo valico, un tema noto, purtroppo).
Dalle intercettazioni ivi riportate si legge che il vice prefetto di Alessandria avrebbe informato il Consorzio collegamenti integrati veloci (COCIV) sull’inchiesta in corso. Inoltre, tutti ricordiamo le intercettazioni precedenti, in cui il prefetto, sempre di Alessandria, per le questioni legate alle norme antimafia sul Terzo valico, telefonava ad Incalza al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, anche lui poi finito in carcere.
Questi fatti sono gravissimi. Il ministro Alfano deve tutelare la buona immagine degli uffici territoriali del Governo e svolgere tutti quegli atti volti a far sì che le prefetture siano un esempio di legalità e specchiata onorabilità. Ecco perché è necessario che proceda con l’immediata sospensione del vice prefetto di Alessandria e l’immediato trasferimento ad altra sede del prefetto Tafuri.
Dalle indagini emergono inquietanti particolari circa l’esecuzione delle opere di questa infrastruttura: si parla di cemento simile ad acqua, simile a colla, eccetera. Giungono, tra l’altro, notizie di alcuni problemi nelle gallerie come in quella di Pontedecimo, a Genova, dove pare che si stia centinando la volta in fretta e furia ma con troppa distanza tra una centina e l’altra e che questo provochi già i primi distacchi di calcestruzzo dalle volte.
Ribadisco che deve essere tutelata la sicurezza dei lavoratori e la bontà dei manufatti. Chiediamo quindi a gran voce una immediata sospensione dei lavori nei cantieri incriminati dall’ultima ondata di arresti e l’istituzione di una commissione tecnica che controlli centimetro per centimetro ogni manufatto, ogni gettata di cemento, alla ricerca di eventuali anomalie. Bisogna compiere le opportune verifiche e non andare avanti come un treno – che probabilmente da lì non passerà mai – ad ogni costo. Sarebbe troppo facile, dopo, piangere quando ci saranno i morti.
Annuncio che mi accingo a presentare due interrogazioni, una al Ministero dell’interno e una al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, per avere risposte su questi argomenti e sollecitare i Ministri competenti perché si attivino immediatamente per porre fine a questa inaccettabile situazione. (Applausi dal Gruppo M5S).