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La solidarietà è la nostra forza: ennesimo sfratto bloccato ad Alessandria

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

Sachi è un lavoratore della logistica che da più di un anno vive la precarietà del lavoro in nero ed a chiamata nei mercati generali della provincia; lui, sua moglie ed il loro bimbo di due anni tirano avanti con i pochi introiti che derivano dal lavoro saltuario di Sachi e da ciò che riesce a racimolare sua moglie facendo la badante. Nel corso dell’ultimo anno questa famiglia si è trovata nella situazione di dover decidere di smettere di pagare l’affitto in virtù delle necessità più incombenti; in poco tempo la proprietà avvia le procedure per lo sfratto e nel giro di qualche mese eccoci ad oggi, ed al primo passaggio dell’ufficiale giudiziario giunto per mettere in pratica lo sfratto esecutivo.

Oggi, grazie alla solidarietà ed alla mediazione del Movimento per la Casa lo sfratto, al Villaggio Profughi, è stato rinviato di due mesi, per dare modo a Sachi ed alla sua famiglia di trovare una soluzione.

La situazione nel quale versano centinaia di famiglie in Alessandria è analoga a quella di Sachi, i dati 2015 della situazione abitativa in Alessandria sono drammatici: quasi un migliaio le richieste di sfratto esecutivo. Mille famiglie già messe in ginocchio dalla crisi e dalla precarizzazione del lavoro o dalla sua perdita che si trovano nella drammatica e minacciosa situazione di vedere precarizzato un’altro aspetto della propria vita, uno dei più delicati: la casa, il vivere tranquilli tra quattro mura, al caldo e con un tetto sopra la testa.

Molte di quelle persone hanno deciso di non piegarsi di fronte alla cecità delle istituzioni e si sono riprese, tramite l’autorganizzazione e la lotta, una parte della loro dignità e dei loro diritti. Questo é ciò che rappresenta il Movimento per la Casa: il riscatto di chi, abbandonato e dimenticato da Comune ed ATC, si organizza per lottare per il proprio inalienabile diritto all’avere un tetto, una casa.

Se in questi ultimi mesi la città ha visto accelerare, seppur minimamente i processi di assegnazione degli alloggi ATC, una parte del merito è dovuta al corto circuito che il Movimento per la Casa ha saputo creare nel processo istituzionale, con centinaia di sfratti bloccati e la difesa ad oltranza di centinaia di famiglie.

E’ notizia di ieri la variazione delle regole per l’assegnazione degli alloggi popolari: non più una mera graduatoria maccanicistica, ma una commissione si occuperà di valutare i singoli casi, per considerare da un punto di vista, si spera, più strettamente tecnico-sociale il punteggio da assegnare per la graduatoria. Una commissione che siamo pronti a scommettere sarà formata dai professionisti dell’emergenza abitativa, quelli che al tempo stesso chiedono di sgomberare le occupazioni di case popolari per assegnare le stesse ad altre famiglie, nella miglior tradizione della guerra fra poveri.

Quello che noi, in ogni caso, sappiamo è che la battaglia per il diritto di tutte e tutti ad avere una casa sicura dove vivere e coltivare i propri sogni proseguirà, sempre dalla parte giusta, quella dei più deboli.

Movimento per la Casa

Sportello per il Diritto all’Abitare
attivo tutti i Martedì dalle 18.00 alle 21.00
presso il Centro Sociale Crocevia
via Casalcermelli 49-c
Zona Cristo – Forte Acqui