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Bloccato un altro sfratto a Spinetta con il cuore a Bologna

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

Questa mattina, nonostante il primo freddo autunnale gli attivisti del Movimento per la casa si sono mossi verso Spinetta Marengo per bloccare l’ennesimo tentativo di esecuzione di uno sfratto, ottenendo un rinvio di 5 mesi a marzo 2017.

Lorenzo, separato dalla moglie, è padre di due figli, maggiorenni ma entrambi a suo carico: l’indipendenza e la possibilità per i giovani di costruirsi un futuro o anche solo di aiutare la propria famiglia ad uscire da situazioni di continua insicurezza, è da tempo ostacolata dalle scelte politiche di questo governo, che ha fatto della combinazione incertezza e flessibilità (leggi precarietà) il ricatto perfetto.

Lorenzo tempo fa si è trovato nella triste e non semplice condizione di dover occupare un alloggio lasciato vuoto da ATC per poter garantire ai propri figli e a se stesso un tetto sopra la testa e un po’ di dignità; ATC che per anni non si è preoccupata di assegnare quell’appartamento, come tanti altri, ora pretende che quella stessa casa, ristrutturata e resa abitabile venga liberata, senza attivarsi per garantire una soluzione abitativa provvisoria o definitiva per Lorenzo e la sua famiglia.

Come sappiamo ormai molto bene, a nostre spese, la noncuranza, il disinteresse e la negligenza sono le peculiarità della gestione del proprio patrimonio da parte dell’Agenzia territoriale per la casa, ne è una prova evidente il preoccupante caso accaduto la settimana scorsa in via della Santa ad Alessandria dove è crollato in piena notte il soffitto della camera da letto di un’abitazione appena costruita e da poco assegnata.

Ingiunzioni di sfratto, sgomberi, appartamenti lasciati vuoti per anni, manutenzione degli immobili inesistente: questa è la gestione da parte di un fornitore di pubblico servizio? Questo è il livello di sicurezza garantito? Questa la tutela rivolta a chi si trova in condizioni di difficoltà?

Le domande che il Movimento per la casa e gli abitanti delle case popolari alessandrine avrebbero da porre e hanno già posto sono numerose ma purtroppo ad oggi le risposte fornite da ATC sono inesistenti; non sussiste alcuna volontà di pensare, con un po’ di lungimiranza, ad attuare alcuni semplici provvedimenti che potrebbero risollevare il futuro di numerose famiglie e che da tempo vengono richiesti: l’assegnazione delle case occupate per necessità e una moratoria degli sfratti.

La mala gestione locale del problema abitativo è il riflesso delle scellerate politiche abitative portate avanti dal governo Renzi, basti ricordare il Piano Casa che con l’articolo 5, creato ad hoc per le occupazioni, ha reso molto complicate alcune pratiche quotidiane (ottenere una residenza, poter chiudere un regolare contratto con i gestori delle utenze ecc…) a chi decide di non prostrarsi ed alzare la testa riappropriandosi di un proprio diritto: avere una casa!

Per Renzi la soluzione ai problemi inerenti alla casa che vivono decine di migliaia di persone in Italia in difficoltà è violenta e brutale: apprendiamo oggi che è in corso da questa mattina lo sgombero di un’occupazione abitativa in via De Maria a Bologna, sgombero effettuato con un’ingente numero di forze dell’ordine che non hanno esitato a sfondare muri e teste pur di entrare nell’immobile, che non hanno permesso l’arrivo di ambulanze e soccorsi, che hanno vietato ai giornalisti di documentare l’accaduto.

Il governo legittima e si fa promotore di azioni come questa, il cui unico fine è quello di distruggere il futuro di donne, uomini e bambini.

La lotta per la casa non si ferma, né ad Alessandria, né nel resto d’Italia!

Movimento per la Casa