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La Rossa vende la città al Cociv nonostante l’amianto? (le foto di Clara e Buona)

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

Come molti ricorderanno la questione della concessione della cave di Alessandria al Cociv da parte del Sindaco Rita Rossa è stato uno dei principali argomenti di discussione e contestazione che ha tenuto banco negli ultimi anni. La Rossa, dopo aver deciso di concedere le cave nelle segrete stanze della sua Giunta Comunale e senza aver preventivamente avvisato la popolazione, è stata poi costretta a fare una parziale marcia indietro grazie alla mobilitazione popolare culminata in un grosso corteo per le vie di Alessandria. Per cercare di non perdere quelle briciole di consenso di cui la prima cittadina ancora gode (il Sindaco più detestato d’Italia secondo l’annuale classifica de Il Sole 24 Ore) si inventò una formula che già dalle colonne di questo sito criticammo con forza. Decise di sospendere la delibera che autorizzava la concessione delle cave fintanto che: “…in sede di Osservatorio Ambientale del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare che i protocolli operativi di trattamento e destinazione delle rocce e terre da scavo del Terzo Valico garantiscano in termini massimi possibili la sicurezza per l’ambiente e per la salute umana in particolare per il rischio amianto…” In parole povere decideva, vista la presenza di amianto e le dichiarazioni di Arpa sulla mancanza di risorse per eseguire i controlli, di praticare il principio di precauzione. In questi mesi il nodo sull’amianto è stato tutt’altro che sciolto e continua il braccio di ferro fra Ministero e Cociv su come debba essere gestito. Questo è talmente vero che è ancora in piedi un ricorso di Cociv contro il Ministero dell’Ambiente a cui hanno ricorso ad opponendum anche alcuni Comuni. Di fatto nulla è cambiato e Cociv ha persino vinto un ricorso al Tar della Liguria contro Arpal continuando ad utilizzare la modalità di campionamento della presenza di amianto che le Arpa di Piemonte e Liguria  considerano avere un margine di errore del 98%. Anche sul fronte dello stanziamento di fondi per permettere i controlli delle Arpa nulla si è mosso e pertanto non è venuta meno la ragione per cui la Rossa decise di sospendere l’autorizzazione all’utilizzo delle cave.

Nonostante questo, come dimostrano le foto che alleghiamo, presso la cava Clara e Buona gestita dalla ditta Allara coinvolta all’interno dell’operazione Triangolo per traffico illecito di rifiuti che ha portato ad arresti, sequestri ed interdittive anche di personaggi legati alla ‘ndrangheta, i lavori sono incominciati e il cartello affisso al cancello è inequivocabile.

Ci permettiamo quindi di formulare due ipotesi.

La prima, quella che ci pare più probabile, è che la Giunta di Alessandria ha revocato la sospensione delle autorizzazioni. Ovviamente senza darne comunicazione a nessuno, né ai giornali, né alla cittadinanza. La solita opacità a cui la Sindaca Rita Rossa ci ha abituato sulla questione Terzo Valico e non solo su quella.

La seconda che nonostante la revoca delle autorizzazioni Cociv se ne stia fregando e stia lavorando ugualmente. Ovviamente ci sarebbe da indignarsi seriamente per la mancanza di controlli da parte del Comune.

Delle due l’una e sarebbe bene che la Sindaca Rossa decidesse di spiegare che cosa stia accadendo. Sarebbe bene che qualche giornalista provasse a girare queste domande alla Sindaca, ricordandosi che fare giornalismo ha un senso innanzi tutto se si dà fastidio e si pongono domande anche scomode a chi governa. Proviamo comunque ad agevolare l’arduo compito.

  1. Sindaco Rita Rossa ha revocato la sospensione dell’autorizzazione alla concessione delle cave?
  2. Se sì le pare normale che una ditta coinvolta in un’inchiesta per traffico illecito di rifiuti lavori in una cava del suo territorio?
  3. Se no perché nessuno ha controllato che venisse rispettata la sospensione?
  4. Se no perché non dispone l’immediata chiusura della cava?

E poi l’ultima domanda che sappiamo essere sentita e condivisa da migliaia di cittadini alessandrini.

Sindaco Rita Rossa non si vergogna neanche un pochino?