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La lotta per la casa continua. Tripletta di sfratti bloccati!

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

Gli ultimi giorni d’estate portano con sé la riapertura degli uffici e con essa la macchina delle ingiunzioni di sfratto e degli sgomberi si rimette tristemente in moto.

Tre sono gli sfratti bloccati dal Movimento per la Casa di Alessandria solamente in questa settimana, ciò è sicuramente indice della volontà da parte di ATC di voler continuare ad utilizzare l’infame pratica di sgomberare case occupate per necessità e ristrutturate, rese abitabili a loro spese da famiglie, per poter vivere con dignità anzichè in macchina, da amici o per strada, con l’unica colpa di non potersi permettere mensilmente un affitto.

Tre mattinate di lotta, quelle del 5 del 6 e del 7 settembre, per dire di no ad un’esistenza precaria, ad un sistema che non garantisce eguale accesso al welfare, che non si preoccupa di fornire alternative valide e stabili; tre giornate per ribadire che l’emergenza abitativa non è più da tempo un’emergenza, è una costante e pertanto va affrontata attraverso scelte politiche e istituzionali intelligenti e che siano prospetticamente inclini a porre rimedio all’ignavia che fino ad ora ha contraddistinto ATC e Comune.

In tutto ciò ATC non si è degnata di essere in alcun modo rappresentata durante i tentativi di sgombero di questi tre giorni, lasciando gli ufficiali giudiziari soli nell’affrontare situazioni scomode, con metodi e pratiche non sempre condivise dagli ufficiali stessi.

La pratica utilizzata recentemente per illudere le persone che qualcosa, sul fronte delle case popolari, si stia muovendo è quella di sgomberare appartamenti occupati per necessità da famiglie, da bambini, da disabili e da anziani, lasciando queste persone letteralmente per strada e assegnandoli immediatamete a nuovi nuclei che da anni sono in attesa di una casa: è evidente come questo sia un cane che si morde la coda, il numero di persone che necessitano di un’abitazione, di canoni affittuari calmierati, di un’aiuto concreto non cambia!

L’unica reale soluzione è quella che il Movimento per la casa richiede e rivendica da tempo: la regolarizzazione di tutte le occupazioni abitative e l’assegnazione di tutte quelle case occupate per necessità da persone in difficoltà; questi sono provvedimenti che permetterebbero ad ATC di investire economicamente sulla ristrutturazione di abitazioni ancora vuote e fatiscenti da assegnare a chi è in graduatoria da tempo e soprattutto permetterebbero a chi ora vive ogni mese con l’ansia e la paura di perdere tutto da un giorno all’altro di tirare un sospiro di sollievo.

Nonostante i tentativi di aprire un canale comunicativo con le istituzioni competenti, al fine di riportare istanze e trovare soluzioni condivise con chi l’emergenza abitativa la vive sulla propria pelle e dare finalmente un taglio al susseguirsi di provvedimenti temporanei, inutili e dannosi, essi sono falliti poichè manca la volontà politica di ascoltare, di confrontarsi e misurarsi con la cittadinanza.

Il Movimento per la casa gioisce per i sei mesi di rinvio ottenuti per tutte e tre le famiglie in tre giorni e continuerà a rispondere bloccando i tentativi di eseguire gli sfratti; sempre dalla stessa parte: quella di chi non ottiene risposte ma silenzi e porte chiuse.

CASA PER TUTT*!
SFRATTI PER NESSUN*!

Movimento per la Casa