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Espropri per la tangenziale propedeutica alla discarica di Sezzadio

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

Pochi giorni dopo la vittoria della Valle Bormida nei confronti del progetto di ampliamento della discarica di Predosa sono arrivati gli espropri per la tangenziale propedeutica alla discarica di Sezzadio. Pubblichiamo il comunicato stampa dei Comitati di Base e del Comitato Sezzadio Ambiente e quello del Comitato Agricoltori della Valle Bormida.

Alla luce dell’ultimo ed ennesimo atto compiuto dalla Provincia di Alessandria con cui si è siglato un accordo d’intesa con la ditta Riccoboni di Parma per la costruzione della tangenziale di Sezzadio ci preme fare alcune considerazioni:

La delibera Consigliare votata all’unanimità dai presenti al Consiglio Provinciale rappresenta un atto, l’ennesimo, di prepotenza inaudita compiuto dall’ormai inqualificabile Rita Rossa spalleggiata dal PD locale e questa volta incredibilmente da tutti i Consiglieri presenti delle altre componenti politiche del Consiglio (gli stessi che in più occasioni hanno criticato aspramente sulla vicenda e per cui spenderemo parole precise dopo esserci informati su nomi e cognomi dei presenti e dei votanti).

I motivi per cui definiamo prepotente questo atto sono da ricercarsi nel fatto che si sono presi accordi con una ditta PRIVATA di Parma per la costruzione di una tangenziale che servirebbe solamente alla stessa per portare rifiuti in una discarica PRIVATA che deve ancora essere costruita e sulla quale costruzione pendono ancora ben 4 ricorsi giudiziari portati avanti da 24 Comuni. Non che ci aspettassimo dall’indegna Presidente della Provincia più tatto o più senso del pudore nel perseguire incondizionatamente gli interessi di una Multinazionale dei rifiuti indagata di Parma ma, in ogni caso, riteniamo che la misura sia ormai colma.

Infatti non contenta dell’intesa votata in Consiglio ha ben pensato di far già partire le lettere di comunicazione di esproprio a circa un centinaio di persone interessate dal passaggio di questa tangenziale. E poco importa se il progetto della tangenziale non esiste; si perché in prima presentazione è stato respinto per molte ragioni che avrebbero dovuto portare ad un nuovo tracciato e ad oggi si è ancora in attesa di tale progetto in Conferenza dei Servizi per la sua discussione e approvazione. Quindi non si capisce proprio su quale diavolo di tracciato abbiano deciso gli espropri: su quello vecchio bocciato o su quello nuovo che ancora non esiste?

Chiaramente l’illegittimità di tale procedimento è già in mano agli avvocati che valuteranno il da farsi portando comunque a spendere soldi in ennesimi ricorsi di cui la Provincia sarà oggetto e buona pace se quelli che si spenderanno sono soldi pubblici: Rita Rossa è abituata ad amministrare così, a colpi di mano e col culo degli altri.

Per quanto ci riguarda possiamo solo ribadire l’assoluta e ferma opposizione che i Comitati, gli agricoltori della Valle Bormida e tutti i cittadini continueranno a portare avanti con la consapevolezza di essere nel giusto e di difendere una risorsa strategica e vitale per tutta la Provincia di Alessandria: l’acqua della falda di Predosa/Sezzadio. Quell’acqua che alimenta già 50 mila persone e che potrebbe servirne altre 200 mila. Quell’acqua che è su tutti i piani di tutela regionali ma che una politica in parte marcia e collusa ed in parte inefficiente non riesce a tutelare con decreti precisi e circostanziati. Quell’acqua che gli Enti preposti alla sua tutela si dimenticano di proteggere evitando, per questioni di poltrona o peggio, di mettersi di traverso a progetti che potrebbero comprometterla.

E la consapevolezza di essere nel giusto ci deriva dal vigore e dalla fretta con cui la Presidente della Provincia sta portando avanti le istanze del suo datore di lavoro occulto di Parma spalleggiata dal PD locale. Fretta dovuta alle prossime elezioni Alessandrine in cui al PD e a Rita Rossa verrà riservato un giusto e metaforico calcio nel culo che farà vacillare le certezze dell’inquisita Riccoboni di trovare sponde sicure alle quali appoggiarsi per portare avanti i suoi sporchi affari. E l’ormai innumerevole serie di episodi che legano atti della Presidente della Provincia, gli interessi della Riccoboni di Parma e quelli di qualche cavatore della zona a cui abbiamo assistito in questi 4 anni ci lasciano perplessi sulla natura di tali legami. Possibile che in tutta questa vicenda, tali interessi debbano andare contro quelli di migliaia di persone e di 24 Sindaci riuniti in Convenzione e contrari a questo progetto senza che la magistratura inizi ad indagare su questi intrecci d’affari? Ci auguriamo che questo accada presto.

Nell’attesa continueremo a difendere e ad adeguare la nostra lotta alla violenza a cui ci stanno sottoponendo: la spregevole e vergognosa Presidente della Provincia Rita Rossa ed il PD che la sostiene capiranno quanto politicamente sconveniente diventerà questo patto criminale siglato sulla pelle dei cittadini e sulla nostra acqua.

COMITATI DI BASE DELLA VALLE BORMIDA
COMITATO SEZZADIO AMBIENTE