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Da Genova a Venaus

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

La settimana che si è appena conclusa è stata molto importante: da un lato il ricordo di quanto successo a Genova quindici anni fa, dall’altro il Festival ad Alta Felicità a Venaus in Valsusa.

Non si è trattato di un passaggio di testimone, bensì di un filo rosso che continua e che deve “annodare” tutte le lotte ed i conflitti presenti nel nostro paese e non solo, per far si che quell’altro mondo necessario sia davvero possibile.

Non è sufficiente dire che avevamo ragione noi, come i 15 anni trascorsi dalle giornate di Genova del 2001 hanno dimostrato, e non bisogna ripetere gli errori successivi a quei giorni, dove non ci devono essere buoni e cattivi, divisoni create ad arte per spaccare il movimento, dopo una repressione di stato senza precedenti.

Quel movimento faceva paura, per quello è stato represso, anche nel sangue, con l’omicidio di Carlo Giuliani, ed ancora aspettiamo verità e giustizia per Genova.

Come fa paura il movimento No Tav, che sta continuando a sperimentare quella repressione fatta di denuncie, fogli di via, arresti, gas cs ed ammende pecuniarie e detentive.

Il Festival ad Alta Felicità ha dimostrato, qualora ce ne fosse bisogno, che i No Tav non sono isolati e di quanto sia necessario portare quella lotta nelle nostre città e di come si ci debba sentire benvenuti ogni volta che si voglia ritornare sui sentieri della Valsusa.

Infine è stato davvero emozionante sentire scandito “No Terzo Valico” da tutta la folla presente al concerto dei 99 Posse, insieme ad altre lotte e vertenze del nostro paese.

Quindi ci siamo anche noi e sicuramente ci rivedremo presto sui sentieri delle montagne valsusine, dell’appennino ligure-piemontese ed in tutte le piazze in cui la parola “lotta” sia sinonimo di libertà!

Davide Ghiglione, Movimento No Tav Terzo Valico