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Il Movimento per la Casa blocca altri due sfratti

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

Mentre decine di alloggi popolari ad Alessandria rimangono vuoti, ridotti in condizioni pietose e che col passare del tempo vedono aumentare a dismisura i necessari interventi di ristrutturazione, la politica di ATC e del Comune rimane la scorciatoia scellerata di “liberare” gli alloggi occupati da famiglie in emergenza abitativa che vedono come un miraggio i punti delle graduatorie e che con un immenso gesto di dignità hanno deciso di occupare alloggi vuoti da anni e di auto-recuperarli ristrutturandoli con le loro forze.

Sono stati due i rinvii ottenuti dal Movimento per la Casa questa mattina, in entrambi i casi si trattava di famiglie occupanti per necessità di alloggi ATC. Elena ed il suo compagno sono una giovane coppia con un figlio piccolo, una situazione di lavoro precario ed in nero non gli permette di vivere degnamente pagando anche un affitto. Hanno occupato l’alloggio trovandolo praticamente distrutto e senza servizi, rimboccandosi le maniche lo hanno sistemato e ristrutturato!

Maria e suo marito sono invece un’anziana coppia  che vive grazie al lavoro saltuario di lui, l’assurdità della volontà di sgomberarli è dettata soprattutto dalle condizioni di salute di Maria, che soffre di una gravissima patologia, impedendole di deambulare.

Grazie alla solidarietà ed alla ferma determinazione delle famiglie del Movimento per la Casa sono stati ottenuti due lunghi rinvii.
Come già in occasione dello sfratto di Hanane e di Elisabetta la presenza di un rappresentante dell’Osservatorio Sociale si è concretizzata unicamente nel constatare l’impossibilità di risolvere la situazione e nella rarefatta promessa di “fare presente” il loro caso a chi di competenza.
La presenza sul campo di una forma di rappresentanza del welfare istituzionale è una interessante novità, dettata da anni di lotta e di innalzamento del livello di conflitto da parte del Movimento per la casa nella città di Alessandria, cosa che ha costretto le istituzioni a mettere timidamente il naso fuori dai palazzi e dagli uffici.
Sebbene, dopo anni di assenza, l’acuirsi della drammaticità della situazione abitativa di decine di famiglie e la sempre più costante e capillare presenza solidale del Movimento per la Casa abbia riportato assistenti sociali ed istituzioni sul campo, ciò non basta, poiché non affronta il problema nella sua interezza limitandosi a tamponare le situazioni in una logica di risoluzione dell’emergenzialità.

Questo stato di cose, pur lasciando la situazione generale nel solito limbo di “nulla di fatto” a cui le istituzioni alessandrine hanno abituato le famiglie più in difficoltà, palesa comunque, grazie al fatto che la presenza di famiglie e solidali porta a lunghi rinvii e contribuisce a portare a galla il dilagare dell’emergenza abitativa, ciò che da anni il Movimento per la Casa afferma: la lotta paga!

Movimento per la Casa
Sportello per il Diritto all’Abitare
attivo tutti i Martedì dalle 18:00 alle 21:00
presso il Laboratorio Sociale in via Piave 63