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I lavoratori del Si Cobas scioperano e bloccano l’interporto di Rivalta

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

E’ iniziata all’alba la giornata di lotta dei lavoratori dell’interporto di Rivalta Scrivia che hanno scioperato e bloccato le merci in ingresso e in uscita dai magazzini. A partire dalle 5,30 del mattino e fino alle 12 e 30 duecento lavoratori hanno riposto con questa iniziativa al piano di ristrutturazione voluto dalla proprietà che comporterebbe un centinaio di esuberi. Una vertenza che procede da diverso tempo e che aveva avuto un passaggio significativo nell’assemblea unitaria di tutti i lavoratori che avevano rigettato gli esuberi e deciso di intraprendere la strada della lotta. Nei giorni scorsi è stata una bozza di accordo che i sindacati concertativi avrebbero voluto firmare sulla testa dei lavoratori a far divampare l’indignazione che ha portato alla giornata di lotta di oggi.

Davanti alla determinazione del blocco la proprietà ha deciso di riaprire la trattativa e si è detta disponibile a ritrattare il piano degli esuberi. Un buon punto di ripartenza per una vertenza che è tutt’altro che conclusa. In solidarietà con i facchini hanno partecipato ai blocchi anche una delegazione di attivisti del Laboratorio Sociale di Alessandria.

Continueremo a seguire dalle pagine del nostro sito l’evolversi della vertenza dei lavoratori del Si Cobas certi che l’irruzione dei facchini organizzati al di fuori della gabbia concertativa del sindacalismo confederale rappresenti una vera e propria boccata di ossigeno per il movimento dei lavoratori della nostra provincia.

L’intervista a Martino del Si Cobas realizzata da Radio Onda d’Urto