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Rinviato al 7 Marzo lo sfratto di Abdellah e della sua famiglia

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

Questa mattina il Movimento per la Casa ha bloccato l’ennesimo sfratto per morosità incolpevole di una famiglia composta da padre madre e due figli di 5 e 10 anni. Il freddo e le continue richieste di sospendere le esecuzioni degli sfratti durante il periodo invernale non sembrano aver scalfito le agende degli ufficiali giudiziari, che anzi si fanno sempre più fitte e spietate. Lo sfratto programmato per oggi è stato rinviato, grazie alla presenza e alla determinazione degli uomini e delle donne del Movimento, al 7 di Marzo e Abdellah e la sua famiglia potranno passare i prossimi mesi al sicuro nella loro casa, ma continuano ad essere centinaia le persone che ogni giorno rischiano di finire in mezzo a una strada a causa di un mondo istituzionale sordo ai bisogni reali della popolazione e incapace di definire politiche abitative efficaci e concrete.

Solo poche settimane fa il Movimento ha organizzato un presidio sotto alla Prefettura per chiedere una sospensiva degli sfratti che garantisse a tutti di poter rimanere nella propria casa almeno durante i mesi più freddi. Come era prevedibile il Prefetto Romilda Tafuri ha preferito tapparsi le orecchie e fingere di non sentire chi, a pochi metri dal sul palazzo, le chiedeva di farsi carico della situazione e interrompere la lunga serie di silenzi e false risposte che da anni accompagnano la malagestione dell’emergenza abitativa da parte di tutti i soggetti coinvolti.

Mentre i giornali parlano di un accordo tra le prefetture piemontesi su una fantomatica moratoria degli sfratti di sei mesi che dovrebbe iniziare a gennaio e su cui ancora non si sa nulla di certo (oltre al fatto che le modalità e le caratteristiche richieste per accedere restano incomprensibili), chi quotidianamente affronta gli sfratti e le minacce di sgombero sceglie di non aspettare più interventi che rimangono sulla carta e liste di assegnazione infinite, ma si mette in gioco in prima persona per difendere la propria casa, la propria famiglia e la propria dignità. La rete di lotta e solidarietà che il Movimento ha creato nel corso dell’ultimo anno continua a crescere in termini numerici e si conferma essere lo strumento più efficace per chi non riesce più a pagare l’affitto e rischia di essere cacciato dalla propria abitazione.

La proroga ottenuta oggi in Via Vinzaglio dimostra ancora una volta che resistere agli sfratti non solo è giusto, ma è anche possibile e, di fronte al muro alzato dalle istituzioni nei confronti dei più poveri, rimane l’unica strada percorribile.

Lo sportello del Movimento per la Casa chiuderà nel periodo delle feste e ripartirà martedì 12 Gennaio dalle 18 alle 21.30 presso il Laboratorio Sociale di Via Piave 65.