Indietro

Cociv avrà mica paura? Tanti auguri!

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

Mentre scandali mafiosi, danni ambientali e gestione sconsiderata del pericolo amianto, stanno attraversando la storia della “grande opera inutile nostrana”, le ragioni delle persone che quotidianamente non restano passive dinnanzi a questo gigantesco sopruso fanno evidentemente molta paura a chi ha in gioco giganteschi interessi personali.
In questi anni, nonostante la potenza della macchina criminale Terzo Valico, non ci siamo scoraggiati e, con il passare del tempo, le azioni che portiamo avanti risultano sempre piu’ mirate, consapevoli ed efficaci. Questo probabilmente fa paura.

Nel giro di una settimana, dopo il blocco di 2 giorni del Cantiere di Cravasco, Co.Civ ha subito un nuovo colpo perdendo il ricorso al TAR di un cittadino di Pontedecimo (attivista No Tav Terzo Valico) che si era visto espropriare il giardino di casa. Il cittadino ha vinto il ricorso al Tar, perché l’esproprio che ha permesso a Co.civ di invadere abusivamente con ruspe e camion il suo giardino, e’ illegittimo (è stato indirizzato ad una persona deceduta).
Questo deve aver dato parecchio fastidio ai piani alti dei palazzi dei truffatori ad alta velocità, cosi’, come altre volte in passato, i “fidanzatini COCIV – Questura” hanno dato tempestiva risposta.
Ecco 24 ore dopo, una velina della Questura riportata su tutti i giornali in cui si parla di guai giudiziari per 21 No tav.
Che tempismo!!
Pensare che i fatti contestati, risalgono a marzo 2014, quando in un centinaio entrammo in quello che fu, il prato del Maglietto, e che quelle denunce erano state consegnate già mesi fa.

Tempismo che ricorda molto gli articoli sui giornali di quest’estate quando, nei giorni delle mobilitazioni a Cravasco per l’amianto, si parlava di centinaia di denunciati per aver infangato il “buon nome” di Co.Civ sui social network.
Sin troppo chiaro l’intento di spaventarci e screditarci nei momenti in cui il Terzo Valico viene messo alle strette e la politica che lo sostiene perde consenso.
In realtà cosi’ facendo, semplicemente, qualcuno dimostra di avere paura e di questo non possiamo che rallegrarci.

Ancora un paio di cose:

– L’esproprio abusivo di Pontedecimo era stato respinto piu’ volte dal Movimento No Tav No Terzo Valico. Le ruspe di Co.Civ erano entrate in quel giardino una mattina presto, senza preavviso, distruggendolo, senza alcun diritto, davanti agli occhi increduli dei proprietari che da anni lo custodivano.
La Polizia in tutta questa vicenda ha utilizzato personale e risorse pubbliche per proteggere Co.Civ mentre perpetrava un sopruso, irreparabile, ai danni di un libero cittadino, nonostante gli avvocati molte volte abbiano dimostrato la palese illegittimità di quell’esproprio (era indirizzato ad un morto!!).
Oggi qualcuno dovrebbe essere chiamato a rispondere di questo.
Bernini, Vice-Sindaco di Genova, aveva dichiarato pubblicamente che il proprietario del terreno che si opponeva al’esproprio si era indebitamente impossessato di quella terra.
Attendiamo con ansia anche l’esito della querela che si era beccato per quelle dichiarazioni….

– Sull’articolo di La Repubblica, riguardante i 21 denunciati, il giornalista che scrive, si prodiga a mettere uno per uno i 21 nomi degli indagati.
I nomi non aggiungono niente alla notizia raccontata nell’articolo, ma suonano solo come uno “sgarro” agli interessati. “Sgarro” mal riuscito visto che siamo ben orgogliosi di aver preso parte a quella giornata, che come molte altre, ha contribuito a creare un movimento solido e robusto in difesa del futuro di tutti.
I nomi che dovrebbero comparire sui giornali e di cui ci si dovrebbe vergognare sono quelli degli Amministratori che espropriarono, anni fa, quel terreno per costruire servizi alla cittadinanza, mentre dopo anni di incuria, lo affittarono a Co.Civ, consegnandolo alla distruzione e al malaffare.

Valverde NoTav

A corredo del comunicato pubblichiamo il video della giornata di lotta del 2 marzo 2014 per cui 21 attivisti sono stati denunciati. Fu una giornata meravigliosa, non la prima e non certo l’ultima in cui concretamente si decise di ostacolare i piani del Cociv. A tutti i denunciati va ovviamente la solidarietà di tutto il movimento. Avanti senza paura e senza nessun rimorso!