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Prorogati a settembre i tre sfratti da case popolari previsti per oggi

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

Nella giornata di oggi erano previsti gli sfratti di tre famiglie che di fronte alla mancanza di soluzioni alternative si sono trovate costrette, così come molte altre, ad occupare per necessità alloggi ATC lasciati vuoti dalle istituzioni. Come più volte denunciato dal Movimento per la Casa i palazzi di edilizia popolare versano in una situazione disastrosa e sconcertante: l’incapacità del Comune e dell’ATC nell’amministrare il proprio patrimonio immobiliare ha portato all’abbandono di centinaia di appartamenti, lasciati al tempo e alla muffa. Molte famiglie in difficoltà hanno legittimamente deciso di occupare quelle case, renderle vive e nuovamente abitabili, perchè senza un tetto sulla testa non si può vivere e le case vuote sono, al tempo della crisi, della disoccupazione e della povertà, una vergogna per tutta la comunità che non può essere tollerata.

Questa mattina l’Ufficiale Giudiziario si è presentato in Via Norberto Rosa, al Villaggio Profughi, intorno alle 10, un po’ in ritardo sulla tabella di marcia ma come sempre rigorosamente equipaggiato con fogli e cartelline contenenti la documentazione per gli sfratti. E’ arrivato in compagnia dell’architetto rappresentante dell’ATC, l’ente territoriale che dovrebbe occuparsi della gestione delle case popolari; nonostante l’atteggiamento sprezzante dell’architetto, che sbraitava parole confuse sulla bontà delle graduatorie e sulla chiarezza dell’operato di ATC (!!), le due famiglie organizzate insieme al Movimento hanno ottenute lunghe proroghe: le nuove date sono fissate per il 3 di Settembre. La numerosa partecipazione al picchetto, la solidarietà dei vicini (che conoscono meglio di chiunque altro la malagestione dell’edilizia pubblica) e degli occupanti di Via Brodolini 50 e 54, hanno imposto all’Ufficiale la soluzione della proroga dimostrando, ancora una volta, che se si resiste insieme è davvero possibile difendere la vita e la dignità delle persone.

Ottenute le due proroghe gli attivisti e le famiglie si sono spostati in Via Maggioli per l’ultimo appuntamento della giornata: anche qui una famiglia occupante per necessità attendeva l’esecuzione dello sfratto, che anche in questo caso è stato rinviato a settembre, precisamente al 28.

Mentre Comune e ATC proseguono il giochetto del silenzio e del rimpallo di responsabilità le famiglie, occupanti per necessità, morose e sotto sfratto, sono sempre più consapevoli che l’unica strada percorribile è quella della lotta e della costruzione di rete. Se l’unica risposta che le istituzioni sono state in grado di trovare è quella degli sgomberi e degli sfratti la giornata di oggi è stata una prima dimostrazione di quanto difficile sarà per loro raggiungere questo obiettivo.

E il cammino degli occupanti ATC per necessità è appena iniziato…

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Guarda la Galleria Fotografica della mattinata di blocco degli sfratti: