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Cociv rescinde il contratto con le ditte impegnate a Radimero

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

Pubblichiamo da novionline un interessante articolo che la dice lunga su quanto stia avvenendo ad Arquata intorno al cantiere di Radimero. Dopo le lamentele delle ditte subappaltanti impegnate nel cantiere a cui è seguito il fermo dei lavori, Cociv ha rilasciato una nota stampa da cui si evince che ha deciso di rescindere il contratto con le ditte che hanno osato protestare per il ritardo nei pagamenti. A noi poco interessa da quale parte sia la ragione ma non possiamo far altro che prendere atto con gioia di come non se la stiano passando per niente bene. E’ probabile che una simile decisione comporterà uno stop abbastanza prolungato del cantiere con le ditte “cacciate” che dovranno portar via tutti i loro macchinari, Cociv che dovrà stipulare un nuovo contratto con altre ditte e con ogni probabilità uno strascico di ricorsi e contro ricorsi che finiranno nelle aule dei tribunali.

Insomma i lavori all’interno del cantiere di Radimero dove dovrà essere portata “la talpa” per lo scavo del tunnel di valico già erano in evidente ritardo ed affanno anche grazie al fatto che una porzione dell’area del cantiere è ancora nelle mani della resistenza No Tav (questo non lo diciamo noi ma è stato affermato dalle ditte subappaltanti). Oggi la situazione si complica ulteriormente con la rescissione del contratto e anche sul fronte del piano cave sia in Liguria che in Piemonte sono ancora moltissimi i problemi sul tappeto, per non parlare dei finanziamenti che coprono una piccola parte del costo totale dell’opera.

“Grande è la confusione sotto il cielo: quindi la situazione è eccellente” diceva un tale che di lotta popolare se ne intendeva parecchio.

L’articolo di novionline:

Cociv: “il contratto risolto per gravi inadempimenti dell’associazione di imprese”

Cociv nega qualsiasi debito nei confronti dell’Ati Sif-Preve-Saos-Osg: “abbiamo comunicato all’Ati la risoluzione con effetto immediato del contratto per grave inadempimento con richiesta di danni relativi ai gravi ritardi accumulati nell’esecuzione delle prestazioni oggetto del contratto”

ARQUATA SCRIVIA – In riferimento all’articolo pubblicato venerdì 20 febbraio intitolato Cantiere Terzo Valico fermo: “Cociv non paga”, il Consorzio Cociv, general contractor dei lavori di realizzazione dell’Alta Velocità Tortona-Novi Ligure, confuta le affermazioni in cui viene dichiarato che “Cociv non paga il dovuto, dicono dalla Sif, la mandataria con sede in Casoria, Napoli, specializzata in fondazioni” e “Abbiamo circa 300 mila euro di fatture scadute ma, a breve, sono in scadenza 1,1 milioni di euro, solo per Sif. Come associazione temporanea di imprese, il ‘buco’, è di 1,8 milioni. Esborsi già sostenuti dalle ditte su un subappalto di 6 milioni di euro in totale”.

Cociv precisa l’infondatezza delle dichiarazioni relativamente a una propria esposizione debitoria così come rappresentata nei confronti delle società componenti l’Ati Sif-Preve-Saos-Osg e nega qualsiasi inadempienza o insoluto al medesimo ascrivibili. Cociv, con raccomandata inviata il 20 febbraio 2015, ha comunicato all’Ati la risoluzione con effetto immediato del contratto per grave inadempimento, alla stesso esclusivamente attribuibile, con richiesta di danni relativi ai gravi ritardi accumulati proprio dall’Ati Sif-Preve-Saos-Osg nell’esecuzione delle prestazioni oggetto del contratto concernente i lavori di realizzazione di Pozzo Cascina Radimero ripetutamente contestati.